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Mercati azionari in boom ma il P/E non decolla

Una significativa parte di investitori osserva con malcelato senso di frustrazione la sistematica formazione di nuovi massimi storici a Wall Street. L'aspetto per essi irritante essendo costituito in questo momento dalla dinamica dei profitti aziendali, che tiene il passo delle quotazioni. Risultato: malgrado un'ottima annata, il Price/Earnings risulta clamorosamente allineato a quello di dodici mesi addietro; con la prospettiva di un drastico taglio del multiplo, grazie al boom artificioso degli EPS che sarebbe prodotto dalla riforma fiscale attesa nel 2018 (in realtà questo effetto sarebbe compensato negativamente dall'aumento del deficit federale; ma le percezioni contano...).

Al di là delle prospettive di breve periodo di mercato, sulle quali ci soffermiamo nel Rapporto Giornaliero di oggi, è evidente che lo S&P si sia lasciato ormai alle spalle la resistenza in area 2500 punti, segnalata a gennaio come primo target per il 2017. Una soglia che adesso potrebbe fungere da supporto, in caso di consolidamento che precederebbe l'allungo atteso in inverno verso il secondo obiettivo indicato nell'Outlook di metà anno. La successione di ben undici mesi positivi consecutivi, i setup stagionali dello scorso inverno, un "semestre nero" maggio-ottobre al contrario eccezionalmente benigno, ed infine una volatilità prima d'ora sperimentata nel Dopoguerra soltanto nel 1964; rafforzano le previsioni strategiche di luglio.

Piazza Affari nel frattempo appare incerta sul da farsi. Come mostrato nel rapporto di ieri, la borsa italiana fa i conti con un quadro del credito che si fa via via sempre più deteriorato: i flussi verso il settore privato si contraggono rispetto ad un anno fa, e la decorrelazione rispetto a PMI manifatturiero e performance di borsa, non potrà essere sostenuta a lungo. In questi casi si gestisce l'esistente con buon senso: sull'All Share Italia la tendenza è positiva fino a tenuta del supporto che egregiamente regge il mercato ormai da quasi un anno.

Ciò non toglie che, fra le pieghe del listino, si scorgano ancora interessanti opportunità. Il Midex mantiene la condizione di forza relativa rispetto all'All Share; con il rapporto che proprio nelle ultime settimane ha beneficiato di una vistosa rivitalizzazione, che spiega la preferenza concessa a questo segmento di mercato nelle nostre indicazioni operative.

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Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online