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Mercati prossimi ad un cambio di rotta: i possibili scenari

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Il dollaro oggi si presenta sulla parità rispetto allo yen, mentre perde terreno rispetto all'euro che sta provando a riconquistare quota 1,12. Cosa si aspetta per questi due cambi?

Mi sembra che il dollaro-yen abbia ancora da completare una potenziale gamba ribassista e per quanto il mercato sia abbastanza laterale, troviamo una resistenza di breve in area 111,5. Fino a quando il dollaro-yen rimarrà al di sotto di tale soglia vedo ancora probabile un arretramento in primis verso quota 109,5 e in seguito in estensione verso i 108.
Non c'è una grande corsa all'acquisto di dollari per il momento e come da lei anticipato questa osservazione risulta coerente con l'osservazione del grafico euro-dollaro.

Per il momento il mercato non sta comprando dollari e quando lo sta facendo, lo shopping viene realizzato per dinamiche molto semplici di ricoperture legate più a situazione tecniche di ipervenduto di breve che altro.
Fino a quando il dollaro-yen si manterrà al di sotto di quota 111,5 rimarrà orientato potenzialmente verso il basso. Una lettura fortemente rialzista si avrebbe solo nel caso in cui il cambio riuscisse a riportarsi sopra ara 112,8, cosa che al momento non mi sembra probabile.

Per l'euro-dollaro, malgrado abbia una figura su dinamica giornaliera tutto sommato propedeutica ad un arretramento, mi sembra che non ci sia forza nelle vendite, anzi sulla debolezza assistiamo sempre a brillanti ricoperture.

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L'euro-dollaro rimane orientato potenzialmente al rialzo per andare a realizzare quel target tecnico di medio periodo che è stimabile in zona 1,14. Questa ipotesi rialzista verrebbe meno solo in caso di chiusura sotto area 1,1 e fino a quando l'euro-dollaro rimarrà impostato come ora e qualora riuscisse a superare il massimo di settimana, andrà presa seriamente in considerazione la possibilità di un approdo in area 1,14.

Ne discende, qualora l'euro rispettasse questa idea operativa, una conferma di una moderata ma presente vendita di dollari, quindi uno scenario potenzialmente risk-off in arrivo sui mercati.
La novità di questa settimana è che il Dax30 nella seduta odierna, assecondando questa fase di debolezza del dollaro, sta dando un segnale a mio parere molto importante e potenzialmente negativo.

Il petrolio continua a mantenersi sui minimi degli ultimi 10 mesi senza mostrare segnali di ripresa. Si aspetta ulteriori vendite nel breve?

Già in precedenti interviste avevamo evidenziato che facevamo davvero fatica a trovare riferimenti supportivi degni di nota per il petrolio e credo che il mercato abbia fatto le stesse considerazioni. Abbiamo avuto un breakout ribassista importante sotto un livello che non credevo sarebbe stato violato e mi riferisco all'area dei 44 dollari.

Come visibile dal grafico, questa soglia di supporto è stata rotta e quindi il petrolio continua a mantenere un'impostazione decisamente negativa. Solo un recupero, ma veloce, di area 44,5/45 dollari scongiurerebbe il rischio di ulteriori ribassi, altrimenti l'oro nero manterrà un orientamento molto short, con la possibilità di assistere ad un test della soglia psicologica dei 40 dollari al barile.

Al momento non ci sono grandi livelli di supporto nè statici nè dinamici e credo che il petrolio lavorerà più sui continui aggiornamenti dal fronte Opec e delle scorte Usa.

L'oro sta risalendo la china e sta provando ad allontanarsi dall'area dei 1.250 dollari al barile. Quali sono le sue previsioni nel breve?

In coincidenza con la debolezza mostrata oggi dal Dax, mi sembra che l'oro stia tentando di costruire una dinamica rimbalzista interessante. Siamo in una fase ancora tutta da definire, ma la tenuta di un'area che sembrava abbastanza consolidata ed evidente quale quella dei 1.240 dollari, ha generato un bel rimbalzo.

Ora il gold sta provando ad impattare la resistenza dei 1.260 dollari e in caso di superamento di questo ostacolo vedo le quotazioni nuovamente proiettate verso area 1.285 dollari e successivamente oltre i 1.300 dollari.
Unendo i pezzi del puzzle che abbiamo appena descritto, vedo un dollaro decisamente poco tonico e pronto ad indebolirsi ulteriormente. Se ciò accadesse, il movimento rimbalzista dell'oro potrebbe diventare qualcosa di più consistente.

Si rileva l'estrema precisione con cui si sta muovendo negli ultimi tempi il gold, diventato un asset sicuramente market driver. Gli operatori sono sul pezzo e questo si percepisce, perchè ogni volta che l'oro tocca determinati livelli tecnici si vedono subito delle reazioni

Ci sono mani e occhi potenti sull'oro e la precisione con cui questo asset rispetta supporti e resistenze fa capire che a mio parere il mercato è ormai arrivato ad un punto di svolta che sembra imminente. Se il dollaro davvero indebolirsi questa svolta dovrebbe rivelarsi ribassista.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, cosa può segnalarci per le Borse?

Il messaggio per le Borse è racchiuso nel grafico più che rappresentativo ed esemplificativo del Dax che oggi ha tentato una perforazione al ribasso, ma è il primo indice che ha interrotto la dinamica di massimi e minimi crescenti.

Perchè la rottura ribassista abbia forza serve un dollaro più debole e mentre l'oro ha dato dimostrazione di essere pronto a rimbalzare con violenza, si attende il via libera finale del biglietto verde.
Consiglio quindi di stare in guardia e di utilizzare il minimo odierno del Dax come riferimento da utilizzare per i prossimi giorni.

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