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Le nuove strategie di investimento

Oggi il trader Aldo Feoli, in arte “OrsO”, ci racconta la sua strategia di investimento, applicata nel secondo RataranContest, con un particolare Money Management.

La mia operatività si fonda su un corretto e prudente money management (soprattutto su prodotti derivati relativi alle materie prime o ai future sugli indici). Individuate le aeree d’ingresso sullo strumento in analisi, secondo l’approccio del “break out/tenuta di supporti/resistenze” contestualmente alla presenza di divergenze su indicatori/oscillatori, quali RSI14, entro in posizione con diversi step: un piccolo chip iniziale per poi incrementare il mio trade long/short che sia a seconda della dinamica di prezzo.

Lo stop loss è predeterminato come il target potenziale ma mentre quest’ultimo è predefinito (anche se adattabile al trend) il primo viene gestito manualmente in base alla volatilità. Fatta questa premessa sul money management (fondamentale), aumento l’esposizione (o la riduco) sull’asset in lavorazione con una valutazione del quadro intermarket (mercati equity/bond/materie prime/valute) cercando di scovare delle divergenze da sfruttare.

La mia visione del mercato equity partendo dal quadro intermarket sin dall’inzio del contest, il 4 aprile ha notato dei ritardi e delle discontinuità nella causa/effetto delle correlazioni dirette/indirette dei vari asset considerando le chiavi divergenziali: i mercati sono imprevedibili, dovrebbero solo essere seguiti; anticipare i movimenti comporta maggiori probabilità di errore. Gli errori di fondo presenti nelle correlazioni risultano essere maggiori in questo periodo caratterizzato da politiche monetarie/economiche contrapposte tra FED e BCE (Toronto: BCE-PA.TO - notizie) .

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Ho iniziato il contest sfruttando il pulback in area 35$ del Brent Oil, entrando long sull’ETF Oil con leva 3, portando a chiudere questa operazione con un profitto del 36%, in area 42 $. Ho iniziato, poi, a considerare il quadro intermarket in ottica del meeting di DOHA, rivelatosi un bluff, come ormai risaputo. Il mio errore è stato quello di sopravvalutare le aspettative negative dello stesso meeting, in considerazione della guerra commerciale in corso tra Iran e Arabia Saudita, tanto da iniziare ad entrare short sul petrolio già in area 42,5/43$, rispettando rigorosamente la mia visione di money management (ingresso per step).

Le divergenze che avevo scovato mi indussero ad aprire dei trade intermarket, posizionandomi short sul gold, short su aud/usd, short eur/usd e long su usd/jpy. Purtroppo una gestione rigida di stop loss mi ha fatto chiudere anticipatamente questi trade che ad oggi sarebbero in profitto.

Riflettendo sul numero limitato di trade a disposizione durante il RataranContest, ho iniziato a preferire la gestione dello stop loss (52$) sul petrolio in maniera manuale con incrementi di posizione short.

Resto convinto di uno storno di Oil, adesso in area 50 $, con possibile target intorno a 41/42 $, per poi stabilizzarsi su quota 45 $ al barile. Non dimentichiamo l’imminente meeting di tutti i paesi produttori che avverrà a metà giugno. Ai prezzi attuali ci sono delle divergenze ribassiste in formazion con segnali di lieve outperform che supportano la mia vision e posizione short.

Ho inoltre realizzato un gain sul titolo “tenaris” sempre posizionandomi short. Sono pronto a ripetere l’operazione non appena ritorna in area 11,90/12 con target 10,50 euro. Sul fronte equity opero prevalentemente su azioni italiane con piccole chip sui futures degli indici S&P500 e Dax30. La mia attenzione si concentra prevalentemente sul settore bancario, oggetto in questo periodo di profonda ristrutturazione, con la creazione del fondo Atlante.

Dopo aver sfruttato profittevolmente la precedente gamba rialzista partita dalla linea di supporto ritestata di recente con i titoli UCG fino a 3,60 e ISP fino a 2,50 (gestiti con stop loss stretti), non ho colto l’opportunità del movimento short sugli stessi. Ora ho iniziato ad entrare long a piccoli step, sempre seguendo le mie regole di money management.

Ad oggi sono fortemente esposto long sul settore bancario italiano (ISP/Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) ), mentre sono short sul petrolio in barba alla decantata correlazione positiva tra equity e Oil, che ultimamente manifesta qualche cedimento. Al momento l’equity è prevista long sia in Europa che in America (vicina i max di sempre), come confermato dal trend di usd/jpy long, eur/usd short, gold short e ahimè dal crude oil long.

In questo settore nessuno ha la sfera di cristallo, ma una attenta analisi tecnica e un buon filtro di notizie di macroeconomia e politica economica può produrre una attendibile visione di mercato da sfruttare nel trading con un prudente money management.

Autore: Rataran Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online