Pescara, 35enne trovato agonizzante muore in ospedale
Marco Cervoni, 35 anni, è stato trovato in una pozza di sangue, con il viso irriconoscibile, in un complesso di case popolari, chiamato Ferro di cavallo, a Pescara. L’uomo è poi morto nella tarda mattinata del 1 gennaio in ospedale.
La Polizia ha confermato che si tratta di omicidio e ha arrestato il presunto killer dopo ore di ricerche e dopo aver ascoltato diversi testimoni: si tratta di Guerino Spinelli, 29enne di etnia rom con numerosi precedenti. Nei confronti di Spinelli, gli agenti hanno eseguito il fermo di polizia giudiziaria. L'ipotesi di reato è omicidio volontario e il giovane è stato condotto in carcere.
Cervoni, originario di Penne, era in gravissime condizioni, agonizzante, sul pianerottolo al secondo piano di un palazzo al civico 171 di via Cavo, nel quartiere Rancitelli, in quello che in città è considerato un luogo di spaccio e nel quale arrivano persone anche dai paesi limitrofi per rifornirsi di droga.
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Portato d'urgenza al nosocomio, non ce l'ha fatta. Fra le ipotesi al vaglio della polizia, c'è anche quella di un eventuale debito per l'acquisto di stupefacenti. Dai primi accertamenti, in base alle lesioni, il 35enne sarebbe stato colpito diverse volte al capo, non solo a mani nude ma anche con un oggetto contundente e probabilmente acuminato. Nell'abitazione in cui si è consumata l'aggressione sono stati trovati degli oggetti sporchi di sangue, tra cui una stampella in ferro e un bastone di legno.
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Sulla vicenda c'è comunque il massimo riserbo da parte degli investigatori, impegnati in tutti gli accertamenti. Il sostituto procuratore che si sta occupando del caso è Paolo Pompa. Nel complesso è al lavoro la Polizia, con squadra Volante, Mobile e Polizia scientifica e con il supporto dei Carabinieri. Insieme con i Vigili del Fuoco sono stati ispezionati due appartamenti. A Pescara sono arrivati anche gli specialisti della Polizia scientifica di Ancona.
"Il nostro obiettivo è abbattere il Ferro di cavallo, del tutto o in parte, perchè è una struttura che è oggetto di pericolosità sociale - ha dichiarato il sindaco di Pescara, Carlo Masci all’Ansa - L'episodio odierno è un ulteriore elemento che ci spinge a muoverci in questa direzione".
"Ancora un morto nel famigerato Ferro di cavallo. Non si conoscono ancora i motivi ma una cosa è certa, il Ferro di Cavallo è la centrale di spaccio di droga più importante d'Abruzzo ed è una tra le principali del nostro Paese. Negli ultimi anni, si è sparato e si è ammazzato. E’ una zona pericolosissima che non può più essere lasciata un solo minuto non presidiata. Deve subito essere militarizzata", ha affermato il consigliere regionale M5s e vicepresidente del Consiglio regionale d'Abruzzo, Domenico Pettinari.
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