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Piazza Affari sale da sola in Europa con bancari e petroliferi

Non si ferma l'avanzata della Borsa giapponese che oggi ha guadagnato terreno per la quinta seduta consecutiva. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,84% oggi, sostenuto da una serie di fattori positivi, a partire dalla buona chiusura di venerdì scorso a Wall Street.

A dare sostegno allo shopping ha contribuito anche l'ulteriore indebolimento dello yen nei confronti del dollaro che si spinge ad un passo da quota 116 e come se non bastasse un aiuto è arrivato anche dal dollaro. Le quotazioni dell'oro nero viaggiano appena sotto la soglia dei 54 dollari al barile dopo l'accordo raggiunto sabato tra l'Opec e 11 Paesi non membri del cartello per un'ulteriore taglio della produzione di oro nero.

Deboli le Borse europee che dopo un avvio in frazionale rialzo non sono riuscite a mantenersi al di sopra della parità, imboccando la via delle vendite. Il Ftse100 e il Cac40 limitano le perdita ad un calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,12%, lasciando leggermente più indietro il Dax30 che cede lo 0,33%.
Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo in Europa e così alcune prese di profitto prendono il sopravvento dopo i recenti rialzi.

Diverso lo scenario se ci si sposta a Piazza Affari che, dopo essere stata l'unica ad indietreggiare venerdì scorso in Europa, quest'oggi sale da sola. Il Ftse Mib si presenta poco al di sopra dei 18.500 punti con un vantaggio dell'1,26%.
Il mercato sembra essere incoraggiato dalla rapida soluzione della crisi di Governo che ha portato il capo dello Stato Mattarella ad affidare l'incarico di formare un nuovo Governo a Paolo Gentiloni.

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Tra le blue chips che oggi non partecipano al rialzo troviamo Recordati (Londra: 0KBS.L - notizie) e Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) che scendono dello 0,88% e dello 0,75%, mentre Campari (Milano: CPR.MI - notizie) flette di mezzo punto, di pari pass con Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) . Poco sotto la parità Exor, CNH Industrial e Luxottica.

Gli acquisti si concentrano sui titoli del settore bancario guidati da Banca Monte Paschi che vanta un rally di quasi l'8%. Il gruppo sta provando in extremis a portare a termine sul mercato la ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro, ma qualora questo tentativo dovesse fallire si avrà l'intervento dello Stato con una ricapitalizzazione preventiva.

Acquisti su Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che sale del 4,5%, seguito da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che viaggia in rally del 3% dopo che la banca ha firmato l'accordo per la cessione della società di gestione di risparmio, Pioneer, ad Amundi (Berlino: 350155.BE - notizie) per 3,545 miliardi di euro. Per domani è atteso il nuovo piano strategico che dovrebbe contemplare un aumento di capitale tra 12 e 13 miliardi di euro.

In crescita di circa il 3% Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) , seguiti da Banca Popolare dell'Emilia Romagna che avanza del 2,5%, mentre sono più cauti Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) con un progresso dell'1,15% e dello 0,76%.

Da segnalare l'ottima intonazione di ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che vanta un incremento del 3,72% sulla scia del forte rialzo del prezzo del petrolio, ma anche della notizia relativa alla cessione del 30% del campo egiziano di Zohr a Rosneft per 1,15 miliardi di dollari.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore oil bene anche Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che guadagnano rispettivamente il 2,65% e l'1,68%.

Per oggi sul fronte macro Usa non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo.

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