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Portogallo, Dbrs: cresce pressione su rating sovrano

LONDRA (Reuters) - Il profilo di credito dell'emittente sovrano Portogallo è sempre più a rischio, con pressioni al ribasso, a riflesso della bassa crescita che fatica a contenere l'elevato livello del debito pubblico e privato, nonché le difficoltà del settore bancario.

Lo dice in un'intervista a Reuters il responsabile per i rating sovrani di Dbrs Fergus McCormick, il vista del prossimo giudizio su Lisbona che arriverà il 21 ottobre.

Attualmente la valutazione di Dbrs è pari 'BBB (low)' con prospettive stabili, rating che consente di portare titoli del Tesoro portoghesi come collaterale nelle operazioni di finanziamento Bce e alla banca centrale di acquistare carta portoghese con il 'quantitative easing'.

Secondo McCormick, tuttavia, il quadro è in fase di deterioramento.

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"I dati di venerdì scorso sul Pil del secondo trimestre [che mostrano una crescita congiunturale di 0,2%] ci rendono più timorosi sulle prospettive per la crescita, che sembra allentare il passo" spiega.

"L'outlook rimane dunque stabile ma le pressioni aumentano su vari fronti" aggiunge, facendo riferimento alle richieste della Commissione europea in tema di tagli alla spesa pubblica.

Il prossimo giudizio Dbrs sul Paese è in calendario una settimana dopo la scadenza posta da Bruxelles a Lisbona perché illustri una chiara strategia per il rientro del deficit.

L'agenzia guarda con attenzione proprio alle misure che verranno messe sul tavolo, che potrebbero avere un impatto sul fragile equilibrio politico, oltre alla possibilità che istituti di credito come Caixa Geral de Depositos o BCP abbiano bisogno di nuovi aiuti pubblici con ricadute sui contribuenti.

Quanto all'intera Ue, aggiunge McCormick, il prossimo test cruciale dopo quello della Brexit è rappresentato dal referendum italiano di novembre.

Venerdì 5 agosto, fuori dal calendario stabilito, Dbrs ha messo osservazione per un possibile declassamento l'attuale valutazione 'A (low)' dell'Italia, l'unica tra quelle delle maggiori agenzie che ancora permette al paese di rimanere nella categoria di rating più alta agli occhi della Bce.

Si tratta, del "prossimo grande esame per la zona euro... è anche il prossimo test del sostegno popolare per la Ue" dice.