Rally dell'oro, +2% in meno di 20 minuti
L'oro tocca il picco di una settimana e mezza durante gli scambi a Londra nella giornata di venerdì, appena dopo la pubblicazione di disastrosi dati occupazionali americani.
Il prezzo in dollari è salito del 2% in meno di 20 minuti nel primo pomeriggio andando oltre i 1.240$/oz.
Con la creazione di soli 38 mila posti di lavoro, rispetto ai 168 mila attesi dagli analisti, il dato è stato il peggiore dal 2010, mettendo in serio dubbio il possibile incremento dei tassi di giugno, una possibilità che veniva data ormai quasi per certa.
Anche l'argento è salito insieme all'oro, andando sopra i 16,40$/oz, il massimo di una settimana.
La borsa di New York è crollata, così come al ribasso sono andati i mercati azionari europei.
L'euro ha guadagnato contro il dollaro, raggiungendo il massimo di due settimane sopra 1,12$ nel mercato delle valute.
Il prezzo dell'oro in euro è salito in maniera molto decisa, recuperando la perdita dell'1,1% realizzata durante la settimana, per essere scambiato sopra i 1.095€ per oncia.
Il prezzo del bene rifugio in yen è rimasto invece pressochè invariato.
"I fondi ETF stanno iniziando a registrare flussi di metallo in entrata nuovamente", ha affermato una nota emessa dalla Marex Spectron di Londra, poco prima della pubblicazione dei Non-Farm Payroll americani.
Il colosso SPDR Gold trust (NYSEArca:GLD) ha acquistato altre quattro tonnellate e mezzo nella sola giornata di ieri, portando l'ammontare complessivo di oro in deposito fino a 875 tonnellate.
Il totale dell'oro del fondo è pari al 27% dell'intera produzione mondiale di oro dello scorso anno e con l'ultimo incremento ha raggiunto il picco di 31 mesi.
"Tutto ciò suggerisce che gli investitori acquistano considerando i prezzi abbastanza bassi", ha concluso la nota della Marex Spectron.
"Oltre a dati occupazionali in diminuzione", ha affermato il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama, "i salari stanno crescendo ad un ritmo troppo lento e questo rende più difficile affrontare la spesa per il college o risparmiare per la pensione".
A questo punto si attende con estremo interesse la riunione della Fed del 15 giugno in cui verrà presa una decisione sul rialzo o meno dei tassi, un'eventualità che fino a ieri era scontata ma che oggi viene messa in forte dubbio.
Autore: Bullionvault Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online