Sterlina-dollaro ai raggi X

Parliamo del future del cambio sterlina-dollaro: analizzando il grafico weekly di lungo periodo (vedi sotto), su di un orizzonte temporale di circa 1 anno (estate 2015-estate 2016) notiamo sequenze negative di minimi e massimi di swing decrescenti. La grande candela rossa che spicca sul grafico è quella dell’inatteso risultato del referendum in Gran Bretagna che ha innescato un pauroso aumento della volatilità e ha portato i prezzi da area 1,50 ad area 1,32 in pochissime sedute.

Cosa è accaduto immediatamente dopo, in concomitanza dell’inizio dell’estate di quest’anno? La volatilità si è di nuovo abbassata e il cambio ha cominciato a ritracciare creando qualcosa di molto simile a una flag che in analisi tecnica classica rappresenta un modello di continuazione del trend.

Questo il quadro in cui ci stiamo muovendo. Cosa potrebbe accadere ora, la prossima settimana in particolare.

Andiamo a restringere il nostro orizzonte temporale osservando il time frame 30 min. (grafico sotto):

I minimi nell’area arancio sono quelli di circa 30 sedute fa e rappresentano l’area che, raggiunta dai prezzi, invaliderebbe tutto il nostro ragionamento in ottica rialzista. Dunque tutta l’area compresa tra i prezzi attuali 1,31 e 129,30 (cioè i minimi in area bianca) è una zona dove sarebbe opportuno andare a cercare delle conferme di prezzo per andare long: la dinamica dei prezzi che produce un falso breakout (fakeout) dei max a 3 giorni e poi va a “pescare” minimi prelude, di norma, a tentativi di rialzo, perlomeno nel breve. La cautela ovviamente è d’obbligo poiché il trend di lungo è ribassista ed il modello dei prezzi, la flag, non prelude a nulla di buono in ottica rialzista.

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