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Terna: gli analisti restano cauti in attesa di novità su Admie

Tra le blue chips che oggi riescono a difendersi meglio dalle vendite a Piazza Affari troviamo Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che ieri si è fermato poco sopra la parità, con un frazionale rialzo dello 0,09%. Quest'oggi il titolo sta mostrando un andamento incerto, complice la flessione che interessa Piazza Affari, riuscendo comunque a fronteggiare egregiamente le vendite. Mentre scriviamo Terna passa di mano a 4,348 euro, con un lieve rialzo dello 0,05% e oltre 3 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 5,2 milioni di pezzi.

Terna semplifica la catena societaria

Ieri il Cda della società ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in Terna delle due aziende interamente controllate Terna Rete Italia e Terna Storage, nell'ambito di un programma di semplificazione societarie del gruppo.
Trattandosi di incorporazione di società interamente controllate da Terna, la fusione avverrà in forma semplificata e quindi senza concambio e senza aumento di capitale dell'incorporante.

Rush finale per la greca Admie

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A tenere alta l'attenzione su Terna sono intanto le indicazioni di stampa riportante in particolare dal Sole 24 Ore, da cui si apprende che è slittata al 19 ottobre la deadline per offerte vincolanti per il 24% di Admie, l'operatore greco per la trasmissione di energia, che vede in gara Terna in tandem con F2i.

Gli altri operatori in gara sono i francesi di Rte e la cinese State Grid Corporation, azionista di Cassa Depositi e Prestiti.
Il Sole 24 Ore segnala che Terna è impegnata nella due diligence sui conti della società ellenica e la finalizzazione dell'offerta vincolante dovrebbe arrivare a valle di questo percorso.

La view di Equita SIM e di Icbpi

Per gli analisti di Equita SIM sarebbe molto importante per Terna la regulation ancora da definire da parte del Governo ellenico, che dovrebbe confermare un sistema simile a quello italiano basato sulla RAB.
Il secondo tema è quello dei capex rilevanti per l’interconnessione con le Cicladi e Creta, ricordando che nel precedente tentativo di privatizzazione nel 2014, gli investimenti richiesti dal Governo erano circa 2-2,5 miliardi di euro.

Il Governo si attende un cash-in di circa 200 milioni di euro dalla cessione del 24% di Admie e secondo gli analisti si tratterebbe di un investimento poco superiore ai 100 milioni di euro per Terna.
In attesa di novità gli esperti di Equita SIM mantiene una view neutrale sul titolo, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 5 euro.

Cauti anche i colleghi di Icbpi che su Terna confermano il rating "neutral", con un target price a 4,9 euro. Con riferimento alle indicazioni riportate oggi dal Sole 24 Ore, gli analisti affermano che l'interesse di Terna verso la partecipazione di minoranza di Admie è stato più volte ribadito nell'ottica della strategia di diversificazione geografica e di espansione su nuovi mercati.
Icbpi aggiunge che l'operazione di fusione ha come obiettivo quell di migliorare l'operatività delle società del gruppo.

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