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Tim presenta piano separazione rete, non si parla di Ipo

MILANO (Reuters) - Telecom Italia (Tim) fa un ulteriore passo verso lo scorporo della rete telefonica fissa, presentando un progetto che sarà oggetto di discussione con il governo, con l'autorità del settore, AgCom, e con il consiglio di amministrazione.

Secondo due fonti vicine alla vicenda, ieri l'AD Tim, Amos Genish, ha tenuto un incontro in AgCom in cui ha illustrato un piano di separazione volontaria del network.

L'obiettivo è garantire investimenti e la neutralità nei confronti di tutti gli operatori e l'operazione sarebbe realizzata conferendo gli asset dell'infrastruttura a una newco, controllata al 100% da Tim, precisa una fonte.

Non si parla di quotazione in borsa della newco, una mossa che potrebbe aprire il capitale ad altri soggetti e quindi alla possibilità di creare una società unica delle reti, mossa richiesta da diverse forze politiche, anche dall'opposizione.

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In particolare i 5 Stelle nel loro programma elettorale indicano, tra gli obiettivi, una società che includa il network di Tim e che sia di proprietà dello Stato.

La strada, come è stato già indicato da più parti, sarebbe la fusione con Open Fiber, società partecipata da Enel e da Cassa Depositi e Prestiti che ha vinto i bandi per realizzare il network superveloce nelle zone a fallimento di mercato e ha un piano per posare fibra ottica in tutto il Paese. Al momento questa ipotesi non è in discussione.

La mossa di Tim va però incontro alle richieste del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che aveva parlato espressamente di separazione e alle preoccupazioni di AgCom che ha in corso un'analisi dei mercati che potrebbe portare a richiedere nuovi rimedi per garantire la neutralità.

Secondo alcune fonti sentite da Reuters era possibile che arrivasse una richiesta di separazione.

Il progetto di Tim prevede che nel cda della newco sieda un rappresentante indicato da AgCom, con delega sulla compliance.

L'attivismo del nuovo AD di Tim, che in poche settimane sta portando avanti un piano di cui si parla da oltre un decennio sembrano escludere ipotesi di sue dimissioni, di cui ha parlato la stampa, e che sono state smentite dalla società.

(Stefano Rebaudo)

- ha collaborato Francesca Piscioneri da Roma