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Tltro Bce, domani a principali banche italiane circa 26 miliardi

Mario Draghi. REUTERS/Kai Pfaffenbach

di Andrea Mandalà

MILANO (Reuters) - Le principali banche italiane dovrebbero richiedere fondi per circa 26 miliardi nella seconda asta Tltro della Bce, le operazioni di rifinanziamento a lungo termine finalizzata a riattivare il credito, in programma domani.

Questa è la cifra calcolata da Reuters in base agli importi già dichiarati dalle banche e alle stime raccolte da fonti vicine agli istituti sulle 15 banche italiane che hanno partecipato all'asset quality review della Bce e che si aggiungono ai circa 23,3 miliardi chiesti nella prima asta di settembre.

Nelle due operazioni le banche hanno la possibilità di ricevere fondi fino al 7% degli affidamenti a famiglie e imprese (mutui esclusi) in essere al 30 aprile 2014: per le banche italiane il potenziale plafond è di 75 miliardi.

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Nell'asta di domani la parte del leone spetta, come già accaduto a settembre, ai tre principali istituti. Unicredit dopo aver esaurito nella prima tranche di settembre tutto il plafond italiano di 7,75 miliardi, chiederà tramite le controllate estere tra i 2 e i 2,5 miliardi; Intesa Sanpaolo dovrebbe richiedere 8,5 miliardi circa dopo che a settembre aveva raccolto 4 miliardi, mentre Mps parteciperà per 3 miliardi.

Per lo stesso importo, pari a 3 miliardi, è prevista la partecipazione di Ubi, che non aveva partecipato a settembre, seguito da Banco Popolare con 2,7 miliardi dopo 1 miliardo preso a settembre.

Seguono Iccrea Banca, che riunisce le banche del credito cooperativo, con circa 1,8 miliardi; Pop Milano e Pop Vicenza, assenti dall'asta di settembre, dovrebbero invece partecipare per l'ammontare massimo richiedibile rispettivamente di 1,5 miliardi e 1,2 miliardi.

Per Veneto Banca, presente per la prima volta, la stima è di 950 milioni di euro, mentre Pop Sondrio dovrebbe richiedere 748 milioni dopo i 350 milioni di settembre. Carige richiederà attorno ai 400 milioni dopo i 700 precedenti.

Non richiederanno fondi Mediobanca che a settembre aveva chiesto 570 milioni, Pop Emilia (2 miliardi), Creval (1 miliardo) e Credem (735 milioni)

Secondo l'ultimo sondaggio Reuters dell'8 dicembre la raccolta complessica degli istituti della zona nella seconda tranche di finanziamenti dovrebbe arrivare fino 130 miliardi, importo superiore agli 82,6 miliardi della prima asta, ma inferiore rispetto ad un precedente sondaggio di 150 miliardi.