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Il Toro mangia commodity

In questa prima parte di anno gli indici azionari dei paesi produttori di commodities hanno goduto del rialzo del comparto delle materie prime, in particolar modo il listino canadese e australiano hanno avuto movimenti rialzisti molto simili tra di loro. L’analogia è talmente marcata che i grafici sono quasi sovrapponibili, evento piuttosto curioso per paesi con una simile distanza geografica e con valute differenti.

Partiamo dall’analisi dell’indice australiano ormai vicino ad un livello di resistenza piuttosto significativo, come evidenzia chiaramente il grafico sotto.

Fonte: Piattaforma NextGeneration di CMC Markets (Londra: CMCX.L - notizie) ; Maggio 2016

Dal minimo 4700 punti registrato a febbraio abbiamo assistito ad un significativo recupero, con il trend rialzista che ha accelerato ulteriormente dopo un ritracciamento in area 4900 punti. Al momento siamo vicini alla resistenza di 5400 punti e il prezzo è saldamente sopra alla media mobile a 200 periodi, che sta per assumere un’inclinazione positiva.

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Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) caso in cui questo livello venisse superato, si aprirebbero scenari rialzisti verso la resistenza di 5700 punti, riportando l’indice ai livelli dell’agosto scorso. Importante sarà tenere monitorati i prezzi di materie prime (in particolare carbone, gas naturale e ferro) e prodotti agricoli (grano soprattutto) che rappresentano una buona fetta delle esportazioni dell’Australia verso i paesi asiatici.

Ricordiamo come la Cina sia uno dei principali partner commerciali per il paese e quindi una stabilizzazione dell’economia del Dragone potrebbe dare ulteriore spinta a questo recupero.

Passando all’analisi dell’indice canadese, è da subito evidente la straordinaria somiglianza con il precedente grafico. La trendline ribassista partita dai massimi del 2015 ha contenuto meglio il movimento, ma la dinamica è la stessa e anche in questo caso il prezzo si trova a ridosso di una resistenza piuttosto significativa.

L’RSI non è ancora entrato in un’area di ipercomprato e anche in questo caso la media mobile a 200 periodi sta assumendo un’inclinazione positiva. Il Canada è uno dei pochi paesi sviluppati a essere un esportatore netto di energia (le esportazioni del settore sono pari al 2.9% del Pil), le sue riserve di petrolio sono le terze al mondo per dimensione (dopo Arabia Saudita e Venezuela) e il settore energetico è il terzo per peso sul prodotto interno lordo.

Anche in questo caso, se il rialzo del comparto energetico dovesse essere confermato nelle prossime settimane, l’indice potrebbe rompere la resistenza e continuare la sua corsa.

Fonte: Piattaforma NextGeneration di CMC Markets; Maggio 2016

A cura di Giorgio Benetti, Analista di CMC Markets

Autore: CMC Markets Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online