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Ubi, Cassazione conferma annullamento sanzioni Consob a consiglio sorveglianza

Il logo UBI Banca Popolare Commercio & Industria a Milano

ROMA (Reuters) - La Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione ha confermato l'annullamento delle sanzioni per omessa vigilanza inflitte da Consob nel settembre 2015 agli allora membri del consiglio di sorveglianza di Ubi Banca.

Lo si evince dalla sentenza, letta da Reuters, con cui la Cassazione ha respinto i ricorsi della Consob e confermato quanto stabilito a giugno 2017 dalla Corte d'Appello di Brescia.

La Consob contestava al consiglio di sorveglianza di Ubi l'omessa vigilanza in merito all'assenza nelle relazioni sul governo societario della banca tra il 2009 e il 2013 di informazioni sul principio di pariteticità, alternatività e tendenziale alternanza nella composizione del comitato nomine e dei vertici della banca, tra le componenti bresciana e bergamasca del corpo sociale, cui facevano capo Banca Lombarda e Bpu, dalla cui fusione nacque Ubi.

Per questo motivo l'Authority aveva inflitto all'intero consiglio di sorveglianza sanzioni per complessivi 895.000 euro.

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Nella sentenza con cui il 20 giugno 2017 aveva annullato le sanzioni, la Corte d'Appello di Brescia aveva fra l'altro rilevato che la contestazione della Consob avrebbe dovuto essere più circostanziata, in osservanza dei principi fondamentali di tipicità e determinatezza dell'illecito amministrativo.

Nella sentenza pubblicata oggi la Cassazione, nel confermare l'annullamento delle sanzioni, scrive che la condotta omissiva contestata da Consob, che si riferisce "al contenuto della relazione sulla corporate governance, non è espressamente contemplata dal TUF":

"Non è possibile – si legge nella sentenza - attribuire una responsabilità per omessa vigilanza sull'attuazione dello statuto al consiglio di sorveglianza per non aver vigilato affinché la relazione sul governo societario contenesse nel dettaglio le informazioni relative alla disciplina e al funzionamento del consiglio di gestione delle nomine interno ad Ubi Banca".

"Altrimenti, seguendo una tale interpretazione del TUF, si verrebbe a creare attraverso un collegamento tra fattispecie diverse e tra loro non collegate un illecito amministrativo non previsto dal legislatore e, peraltro, a carico del solo consiglio di sorveglianza".

Dal luglio del 2018 è in corso davanti al Tribunale di Bergamo il processo sulla governance di Ubi Banca, che vede imputati l'AD dell'istituto Victor Massiah, Andrea Moltrasio e Mario Cera rispettivamente ex presidente ed ex vice presidente del consiglio di sorveglianza, l'ex presidente del cdg di Banca Lombarda Giovanni Bazoli e altre 27 persone, compresa Ubi.

I capi di imputazione al centro del processo, rispetto ai quali tutti gli imputati hanno sempre espresso la propria estraneità, sono ostacolo alle funzioni di vigilanza e indebita influenza sull'assemblea.

La sentenza, secondo diverse fonti legali, è attesa per questa estate.

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(via redazione Milano, Gianluca Semeraro)