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Una Finestra sull’Europa: Borse in lieve Rialzo, l’Oro vola a 1856 Dollari

Nella seduta di ieri, le borse europei hanno chiuso solo in lieve rialzo dopo l’ottimo andamento della mattinata, che aveva portato anche il FTSE MIB sopra il +2%, mentre l’oro ha toccato nuovi massimi.

Lo spread BTp/Bund è rimasto invece intorno ai 155 punti, mentre il cambio euro/dollaro si mantiene molto vicino a quota 1,15, con la moneta unica che si è apprezzata dopo la chiusura del Vertice UE e grazie alle attese di investitori e analisti per una ripresa adesso più rapida.

A quota 1,1493, l’euro è tornato ai valori di Marzo 2020 e potrebbe riuscire a intercettare il livello di 1,16 dollari nel breve termine. Discorso simile per la sterlina, che torna ad apprezzarsi contro il dollaro al massimo di un mese, a quota 1,2684.

In questo momento, alle 7:20 del mattino, l’oro segna invece i 1856 dollari l’oncia, dopo il coraggioso rialzo a 1820 dollari nella seduta precedente.

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Come stimato, adesso il nuovo target dell’oro resta quello dei 1900 dollari, che il metallo prezioso potrebbe cercare di raggiungere nel breve termine con importanti allunghi, dopo aver guadagnato oltre 30 dollari in un giorno.

I principali indici europei

Dopo aver cavalcato l’onda del  Recovery Fund con una forte accelerazione nelle prime ore della mattinata, il FTSE MIB di Piazza Affari ha chiuso la seduta solo in lieve crescita, del +0,49%.

L’indice ha comunque raggiunto i valori di Marzo, attestandosi a quota 20.720 punti, trainato nella seduta di ieri ancora una volta dai titoli bancari.

Andamento simile per il CAC40 francese e l’Ibex-35 di Madrid, che hanno subito una frenata ancor più brusca chiudendo entrambi al +0,22%, mentre il DAX30 ha segnato un rialzo del +0,96%.

Petrolio in crescita dopo il Vertice UE

Le misure del Recovery Fund su cui i Paesi dell’UE hanno raggiunto finalmente un accordo hanno influenzato positivamente anche il prezzo del petrolio, che è stato scambiato in discreto rialzo.

Il greggio Wti ieri sera era ceduto a 41,76 dollari al barile, mentre il Brent ha superato i 44,2 dollari per la prima volta dopo lungo tempo.

Intanto, la Cina sta rivendendo nel mercato internazionale le sue scorte di petrolio raccolte a Maggio e Giugno 2020 quando il prezzo del greggio si era ridotto particolarmente.

Come riporta Bloomberg, 1 milione di barili di greggio, prevalentemente iracheno, sono finiti sul mercato di esportazione, acquistati da società di trading straniere.

Si tratta chiaramente di volumi molto ridotti, che però potrebbero scatenare un’importante tendenza ribassista, minacciando la crescita dei prezzi del petrolio auspicata dall’OPEC+ e in particolare dall’Arabia Saudita.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Oggi nessun dato di rilievo per l’Europa, mentre saranno protagonisti della giornata gli USA, con diversi indici di prezzo soprattutto legati al settore delle costruzioni e con i dati sulle scorte di petrolio greggio, che si attendono in netto calo.

Domani sarà il turno del Rapporto sulle aspettative dei consumatori tedeschi per Agosto, rilasciato dalla GfK e atteso in netto miglioramento intorno ai -5 punti. Dagli USA arriveranno i dati sulle richieste dei sussidi di disoccupazione che, come noto, in questo periodo colpiscono particolarmente anche i listini europei.

Infine, la settimana si chiuderà con le vendite al dettaglio nel Regno Unito e gli indici PMI in Francia, Germania e a livello europeo.

Con riferimento, invece, all’Italia, si conoscerà il livello di fiducia delle aziende e dei consumatori italiani (stimati solo in lieve aumento, soprattutto per quanto riguarda i consumatori) e il saldo della bilancia commerciale non-UE di Giugno 2020.

Per un’occhiata a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

This article was originally posted on FX Empire

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