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Unicredit: é ancora rally. Via libera agli acquisti dai broker

A Piazza Affari si continua a guardare con un certo interesse ad Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che catalizza ancora gli acquisti, tanto da mettere a segno oggi la quinta seduta consecutiva al rialzo. Il titolo, dopo aver archiviato la giornata di ieri con un vantaggio di quasi due punti e mezzo percentuali, quest'oggi ha perso inizialmente terreno, salvo poi risalire la china e invertire la rotta con decisione.

Mentre scriviamo Unicredit, che mette a segno la seconda migliore performance nel paniere del Ftse Mib, viene fotografato a 13,95 euro, con un rally del 3,33% e oltre 17 milioni di azioni scambiate, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 25 milioni di pezzi.

Integralmente sottoscritto l'aumento di capitale

Ieri in serata Unicredit ha fatto sapere che l'aumento di capitale è stato integralmente sottoscritto per un controvalore complessivo di 12,999 miliardi di euro. Durante il periodo di opzione sono stati esercitati 616.559.900 diritti di opzione per la sottoscrizione di 1.603.055.740 nuove azioni, pari a 99,8% del totale delle nuove azioni offerte e per un controvalore di circa 12,97 miliardi di euro.

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Equita SIM alza il peso del titolo in portafoglio

Intanto a favorire gli acquisti sono anche i giudizi positivi che arrivano dalle banche d'affari, a partire da Equita SIM che oggi ha deciso di alzare di 50 punti base il peso di Unicredit in portafoglio, reiterando la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 16,4 euro.

Gli analisti fanno sapere che una recente visita alla società ha confermato il rinnovato focus del top management sul derisking di gruppo. Quanto alla cessione dei crediti non performanti, l'operazione FINO prevede la cessione del 51% di tutte le tranche dei due veicoli di cartolarizzazione. Le attività di marketing per cedere il restante 49% sono in corso e il piano prevede il completamento nel 2019, ma gli analisti non escludono che la vendita possa concludersi entro fine anno.

Rispetto alla lettura iniziale di Equita SIM, a regime Unicredit cederà la quasi totalità degli asset di FINO, riducendo a zero l'esposizione a questo portafoglio di crediti non performanti.
L'obiettivo di piano al 2019 è il raggiungimento di un NPE ratio dell'8%, ma il target di lungo periodo è 5%, in linea con la best-practice europea.

Secondo gli analisti di Equita SIM questo target può essere raggiunto abbastanza agevolmente, visto che implica la cessione di un ulteriore portafoglio di crediti non performanti di 14 miliardi di euro.
Quanto all'esposizione agli spread, grazie ad un portafoglio di trading più diversificato e con duration inferiore, Unicredit ha un'esposizione inferiore alla media al rialzo degli spread.

La strategia suggerita da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Icbpi

A puntare sul titolo è anche Mediobanca Securities che oggi ha deciso di riavviare la copertura con una raccomandazione "outperform" e un target price a 19,4 euro. Il titolo è stato inserito nella lista delle azioni top 5 nel settore europeo, perchè secondo gli analisti offre l'opportunità di puntare sulla ristrutturazione, con il potenziale di possibili sorprese sul dividendo.

A caldeggiare l'acquisto di Unicredit è anche Icbpi che ieri ha ribadito il rating "buy", con un fair value a 14,5 euro. Gli analisti restano positivi sul titolo che a loro avviso non tiene conto ancora dei benefici di medio termine collegati alle operazioni messe in atto nella seconda metà dello scorso anno.

Secondo Icbpi la conclusione positiva dell'aumento di capitale permette al gruppo di concentrarsi sull'esecuzione degli aspetti operativi del piano strategico, evitando ulteriori pressioni sulla struttura finanziaria.

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