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Usa, dem al Senato non riescono far approvare proposta di legge su diritto voto

La cupola del Campidoglio degli Stati Uniti a Washington

di Richard Cowan e Moira Warburton

WASHINGTON (Reuters) - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i democratici al congresso hanno subito ieri una doppia sconfitta a livello legislativo nel tentativo di rafforzare le tutele per il diritto di voto in vista delle elezioni di metà mandato del novembre prossimo, in cui si deciderà il controllo del congresso per il 2023.

Nel corso di una votazione avvenuta ieri, i repubblicani al senato hanno per per prima cosa bloccato il tentativo dei democratici di far avanzare la legge sul diritto di voto verso l'approvazione. Accade per la quinta volta in meno di un anno.

Nel fare ciò hanno impiegato lo strumento del "filibuster", presente ormai da diverse decine di anni, che permette di bloccare una proposta di legge, considerando che per mantenere in vita un disegno è necessaria la cooperazione di almeno 60 dei 100 senatori. Il Senato al momento è diviso esattamente a metà.

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Il leader della maggioranza al Senato, il democratico Chuck Schumer, ha impiegato nuovamente la regola del filibuster per abbassare la soglia di voto a 50 da 60. Questa volta non sono stati i repubblicani, ma gli stessi democratici di Schumer -- in particolare i conservatori Joe Manchin e Kyrsten Sinema - a dare il colpo di grazia alla proposta votando a sfavore della modifica delle norme sul diritto di voto.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei)