Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.657,35
    +318,03 (+0,93%)
     
  • Dow Jones

    39.512,84
    +125,08 (+0,32%)
     
  • Nasdaq

    16.340,87
    -5,40 (-0,03%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    78,17
    -1,09 (-1,38%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.224,82
    -1.862,18 (-3,21%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.254,59
    -103,42 (-7,62%)
     
  • Oro

    2.367,90
    +27,60 (+1,18%)
     
  • EUR/USD

    1,0772
    -0,0012 (-0,11%)
     
  • S&P 500

    5.222,68
    +8,60 (+0,16%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.085,08
    +30,67 (+0,61%)
     
  • EUR/GBP

    0,8599
    -0,0008 (-0,10%)
     
  • EUR/CHF

    0,9760
    -0,0005 (-0,05%)
     
  • EUR/CAD

    1,4724
    -0,0021 (-0,14%)
     

Wall Street resta immobile aspettando il discorso di Trump

Si prevede un avvio cauto oggi per la piazza azionaria americana che dopo aver cercato e trovato nuovi spunti positivi ieri, fatica a sbilanciarsi in vista dell'evento chiave di oggi. A mercati chiusi infatti è atteso il discorso che vedrà impegnato il presidente Trump davanti al Congresso. Gli investitori sperano che in tale occasione siano forniti ulteriori dettagli in merito alle politiche fiscali dell'amministrazione da lui guidata.
Intanto i futures sui principali indici mostrano un andamento poco mosso, con il contratto sull'S&p500 fotografato sulla parità, preceduto da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,05%.

Il mercato non ha reagito al primo dato macro di oggi, rappresentato dalla seconda lettura del PIL del quarto trimestre del 2016 che ha evidenziato una variazione positiva dell'1,9%, in linea con l'indicazione preliminare e in frenata rispetto al rialzo del 3,5% dei tre mesi precedenti. Il dato diffuso oggi ha deluso le attese degli analisti che si aveva messo in conto una crescita più corposa del 2,1%.

Prima dell'avvio degli scambi si conoscerà l'indice S&P Case Shiller di dicembre per il quale si prevede un rialzo del 5,4% su base annua rispetto al 5,3% precedente, mentre a mercati aperti sarà diffuso l'indice Chicago PMI di febbraio che dovrebbe salire da 50,3 a 52,3 punti.
Le scorte all'ingrosso a gennaio dovrebbero salire dello 0,4% rispetto all'1% di dicembre, mentre l'indice relativo alla fiducia dei consumatori a febbraio è visto in frenata da 111,8 a 110,9 punti.

Da segnalare per oggi un discorso di Esther George, presidente della Fed di Kansas City, oltre al quale prenderà la parola John Williams, a capo della Fed di San Francisco.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Intanto sul fronte valutario il dollaro si è appesantito ulteriormente nei confronti dello yen dopo il dato sul PIL, scendendo in area 112,14, mentre è più contenuta la flessione rispetto all'euro che sale a quota 1.059.
Tra le commodities indietreggia il petrolio che scende verso area 53,5 dollari al barile, mentre qualche acquisto interessa l'oro, poco oltre quota 1.255 dollari l'oncia.

Passando ai titoli, da seguire Priceline che guadagna terreno in fase di pre-apertura dopo che il gruppo ha chiuso il quarto trimestre dell'ultimo esercizio fiscale con un risultato per azione pari a 14,21 dollari, al di sopra dei 13,01 messi in conto dagli analisti, mentre i ricavi si sono attestati a 2,35 miliardi, superando anche in questo caso le attese del mercato che si era preparato ad un giro d'affari meno corposo a 2,32 miliardi.

Sotto i riflettori anche JP Morgan che si aspetta risultati in crescita nei prossimi anni, stando a quanto emerso da un incontro della banca con la comunità finanziaria. Per quest'anno si stima una crescita dei prestiti core di circa il 10%, mentre gli attivi totali dovrebbe raggiungere quasi quota 2.600 miliardi di dollari.

Segnaliamo anche Target Corp che perde terreno nel pre-mercato dopo che gli ultimi tre mesi sono stati chiusi con un utile netto in cao da 1,43 miliardi a 817 milioni di dollari. Il risultato per azione è stato pari a 1,45 dollari, al di sotto degli 1,51 previsti dagli analisti, mentre i ricavi sono scesi del 4,3% a 20,69 miliardi di dollari, appena sotto i 20,7 miliardi stimati dal mercato.

Deludente anche l'outlook visto che per il trimestre in corso Target Corp prevede di realizzare un utile per azione tra 3,8 e 4,2 dollari, da confrontare con i 5,32 dollari del consensus.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online