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Wall Street resta sorda ai dati macro e alle trimestrali

Wall Street resta sorda ai dati macro e alle trimestrali

La seduta odierna dovrebbe partire in maniera contrastata e senza variazioni di rilievo per la piazza azionaria americana, visto che i futures sui principali indici si muovono a poca distanza dalla parità. Il contratto sullo'S&P500 cala dello 0,16%, mentre quello sul Nasdaq100 avanza dello 0,03%.

Sul fronte macro buone notizie sono arrivate dalle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che nell'ultima settimana sono state pari a 253mila unità, in calo di 1.000 unità rispetto alla lettura precedente. Il dato si è rivelato migliore delle attese degli analisti che si erano preparati ad un rialzo a 265mila unità.

La Federal Reserve di Philadelphia ha invece reso noto che nel mese di luglio l'indice da essa elaborato e relativo all'andamento dell'attività manifatturiera nell'omonima area, si è attestato a -2,9 punti, in calo rispetto alla lettura precedente fermatasi a +4,7 punti. Il dato ha deluso le attese del mercato che puntava ad un rialzo a 5 punti.

A giugno l'indice CFNAI, elaborato dalla Fed di Chicago e relativo all'attività nazionale, si è attestato a +0,16 punti, in recupero rispetto alla lettura di maggio fermatasi a -0,56 punti.

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Il mercato attende di conoscere altri aggiornamenti che saranno diffusi dopo l'avvio degli scambi. Si tratta delle vendite di case esistenti che a giugno dovrebbero calare da 5,53 a 5,48 milioni di unità. In calendario anche il Superindice che, con riferimento al mese di giugno, dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,2% rispetto al calo dello 0,2% precedente.

Sul versante valutario il dollaro arretra pesantemente nei confronti dello yen passando di mano a 106,1, ma il biglietto verde perde terreno anche rispetto all'euro che sale a 1,1044.
Acquisti sul petrolio che si spinge al di sopra dei 45,5 dollari al barile, mentre l'oro avanza in direzione dei 1.321,5 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Intel (Euronext: INCO.NX - notizie) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del secondo trimestre, archiviato con un utile netto in calo da 2,71 a 1,33 miliardi di dollari, con un risultato per azione pari a 0,27 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,59 dollari, al di sopra dei 53 cents previsti dal mercato.

I ricavi sono scesi del 2,6% a 13,53 miliardi di dollari, attestandosi poco al di sotto dei 13,54 miliardi stimati dagli analisti.
Per il trimestre in corso Intel prevede di realizzare un fatturato compreso tra 14,4 e 15,4 miliardi di dollari, da confrontare con i 14,63 del consensus.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) comparto high-tech da monitorare anche eBay che nel secondo trimestre ha visto l'utile salire da 83 a 435 milioni di dollari, con un risultato per azione che al netto delle voci straordinarie si è attestato a 0,43 dollari, appena sopra i 42 cents stimati dagli analisti. I ricavi sono aumentati da 2,11 a 2,23 miliardi di dollari, al di sopra dei 2,17 su cui aveva scommesso la comunità finanziaria.

Buone notizie per General Motors (NYSE: GM - notizie) che nel secondo trimestre ha riportato un utile netto più che raddoppiato a 2,87 miliardi di dollari, il miglior risultato nella storia del gruppo. L'utile per azione è stato di 1,81 dollari, mentre l'eps adjusted è passato da 1,29 a 1,86 dollari ben oltre gli 1,49 del consensus.

I ricavi hanno registrato un rialzo dell'11% a 42,4 miliardi di dollari, al di sopra dei 39 miliardi previsti dal mercato.
Da segnalare che General Motors ha rivisto al rialzo le stime sull'eps adjusted dell'intero 2016 da 5,25-5,75 dollari a 5,5-6 dollari.

Dopo il close si guarderà ad AT&T (Sao Paolo: ATTB34F.SA - notizie) e Biogen (NasdaqGS: BIIB - notizie) con un eps atteso di 0,72 e di 4,69 dollari, mentre per la trimestrale di Visa (Xetra: A0NC7B - notizie) le stime segnalano un utile per azione di 0,67 dollari.


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