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Zona euro, potrebbe essere mercato a imporre norme debito - funzionario Germania

Monete in euro di fronte alla mappa dell'Unione europea

di Michael Nienaber

BERLINO (Reuters) - I paesi europei dovrebbero concentrarsi su come ridurre il debito pubblico, reintroducendo regole sulla disciplina dei conti pubblici prima che sia il mercato stesso a rimettere in riga gli Stati altamente indebitati.

E' la posizione di Florian Toncar, alto funzionario del ministero delle Finanze tedesco.

Parlando con altri funzionari del dicastero nel corso di un evento a porte chiuse tenutosi lunedì, ha sostenuto che, una volta terminata l'emergenza pandemica, Berlino dovrà assicurarsi che la zona euro torni a una politica meno permissiva e più conservatrice per quanto concerne la finanza pubblica.

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"Sono convinto che forse molto, molto presto, l'Europa non si chiederà più quale sia il livello di debito concesso dalle norme e quanto queste norme siano flessibili, ma piuttosto quale sia il livello di debito tollerato dai mercati", ha detto il funzionario in una registrazione video vista da Reuters.

I leader europei hanno concordato di sospendere le norme fiscali -- il Patto di stabilità e crescita -- fino al 2023, ma ora si discute della possibilità di riformare il codice disciplinare prima che entri nuovamente in vigore l'anno prossimo.

Il governo di coalizione tripartitico del cancelliere Olaf Scholz ha finora segnalato un'apertura alla riforma delle norme Ue, ma i commenti di Toncar, rappresentante del più conservatore Partito Liberale Democratico (Fdp), indicano un cambio di tono.

"Credo che il cambio di paradigma sia più vicino di quanto molti pensino" ha detto, aggiungendo che la Germania dovrebbe concentrarsi su come rilanciare la performance economica piuttosto che come indebolire ulteriormente le norme fiscali.

"Perché in Europa non sarà più possibile contrarre una qualsiasi quantità di debito" ha detto il funzionario, che è segretario parlamentare e stretto collaboratore del ministro delle Finanze Christian Lindner.

Un portavoce del ministero delle Finanze non è stato immediatamente disponibile per un commento, né è stato possibile raggiungere Toncar tramite il ministero.

Prima della pandemia Berlino era tra gli Stati della zona euro, insieme ad altri Paesi prevalentemente nordici, che esortavano i governi maggiormente indebitati a contenere le spese e tagliare i prestiti.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Alessia Pé, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)