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Pasqua, picco dei consumi di cioccolato. E i produttori ringraziano

Se il Natale è una manna un po’ per tutte le categorie di commercianti, a Pasqua a sfregarsi le mani sono fondamentalmente i produttori di cioccolato. Giusto per dare un numero: l’anno scorso gli italiani hanno speso, nei due mesi e mezzo che hanno preceduta le festività, oltre 320 milioni di euro, un quarto del totale annuale. Senza contare che, con la Pasqua alta di quest’anno, i produttori hanno avuto ben tre settimane in più rispetto all’anno scorso per inondare i negozi di prodotti. Parola dell’associazione tedesca che riunisce i produttori di dolciumi: nel 2013 la produzione dei tradizionali coniglietti di cioccolato raggiungerà i 206 milioni di unità. I destini del settore, spiegano gli esperti, sono da sempre legati a doppio filo col calendario: in Europa occidentale il consumo annuale pro-capite è più alto, circa 6 etti, per via della commercializzazione di feste come Halloween e San Valentino. I produttori hanno dovuto però fare i conti con la crisi economica che alleggerisce i portafogli, offrendo sconti e promozioni. Situazione diversa negli Stati Uniti, dove la sensibilità verso malattie come l’obesità ha frenato i consumi e le aziende puntano proprio su occasioni speciali come la Pasqua.