Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.657,35
    +318,03 (+0,93%)
     
  • Dow Jones

    39.512,84
    +125,08 (+0,32%)
     
  • Nasdaq

    16.340,87
    -5,40 (-0,03%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    78,20
    -1,06 (-1,34%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.456,77
    -1.658,61 (-2,85%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.258,37
    -99,64 (-7,11%)
     
  • Oro

    2.366,90
    +26,60 (+1,14%)
     
  • EUR/USD

    1,0772
    -0,0012 (-0,11%)
     
  • S&P 500

    5.222,68
    +8,60 (+0,16%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.085,08
    +30,67 (+0,61%)
     
  • EUR/GBP

    0,8601
    -0,0007 (-0,08%)
     
  • EUR/CHF

    0,9760
    -0,0005 (-0,05%)
     
  • EUR/CAD

    1,4718
    -0,0026 (-0,17%)
     

Debiti Pa, Cgia: Ammontano a 120 mld, 15mila imprese fallite

Debiti Pa, Cgia: Ammontano a 120 mld, 15mila imprese fallite

Roma, 13 lug. (LaPresse) - "E' verosimile ritenere che i debiti della Pubblica amministrazione italiana nei confronti delle imprese ammontino a circa 120 miliardi di euro". Ad affermarlo è il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, che ha stimato questo importo dopo aver letto i risultati emersi da un'indagine campionaria presentata nel marzo scorso dalla Banca d'Italia in un'audizione parlamentare, secondo cui il debito della pubblica amministrazione è pari a 91 miliardi di euro. "Si tratta di una foto scattata il 31 dicembre 2011 ovvero più di un anno e mezzo fa - sottolinea Giuseppe Bortolussi - nella quale non sono comprese le aziende con meno di 20 addetti che costituiscono il 98% del totale delle imprese italiane. Alla luce di questi elementi, riteniamo che l'ammontare dei debiti scaduti stimato dalla Banca d'Italia sia sottodimensionato di circa 30 miliardi di euro". Secondo quanto riportato dalla Cgia dall'inizio della crisi alla fine del 2012 sono fallite per mancati pagamenti più di 15mila imprese. La stima è fatta da Intrum Justitia. Secondo quest'istituto il 25% delle imprese fallite in Europa chiude per ritardi nei pagamenti. L'Italia è "maglia nera in Europa per la mancata regolarità dei pagamenti tra la pubblica amministrazione e le imprese nonchè nelle transazioni commerciali tra le imprese", la Cgia stima che tra il 2008 e il 2010 questa incidenza abbia raggiunto la soglia del 30%, e del 31% nel biennio 2011-2012. Quindi a fronte di oltre 52.500 fallimenti registrati in Italia nel quinquennio preso in esame, per la Cgia 15.100 chiusure aziendali sono addebitabili ai ritardi nei pagamenti. Pur continuando a essere il peggior pagatore d'Europa, in questi primi mesi del 2013 l'Italia ha ridotto di 10 giorni i tempi di pagamento nei confronti dei propri fornitori. Se l'anno scorso le fatture venivano saldate mediamente dopo 180 giorni, quest'anno, stando all'elaborazione della Cgia di Mestre sui dati presentati nei mesi scorsi da Intrum Justitia, i fornitori devono attendere 10 giorni in meno, cioè 170.