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Lavoro, la Lombardia dà il via alla staffetta generazionale

Lavoro, Istat: Retribuzioni a marzo invariate, +1,4% su anno

Obiettivo giovani. Nel piano di Governo sul tema del lavoro, la priorità del suo ministro, Enrico Giovannini, è sicuramente quella di diminuire la disoccupazione giovanile di otto punti percentuali, portandola al 30% dai livelli record attuali.
Un piano nazionale che guarda all'Europa, visto che anche la Francia ha deciso di puntare sulle nuove generazioni proponendo il cosidetto contrat de génération e stanziando un miliardo di euro fino al 2016 per incentivare e consentire la creazione di 500mila nuovi posti.

Più che un piano ex novo, Giovannini parla di "manutenzione” della riforma Fornero, attraverso una  correzione dei contratti a termine: via il tetto dei tre anni, riduzione dell’intervallo tra un’assunzione e un’altra da 60-90 giorni a 20-30 giorni e la staffetta generazionale anziani-giovani estesa anche nel pubblico impiego.

Tra i primi a rispondere positivamente al messaggio lanciato dal ministro del Lavoro, c'è stata la Lombardia, che farà da apripista alla staffetta generazionale nelle assunzioni. Quest'ultima consiste in uno scambio tra un giovane e un dipendente quasi in pensione: l'azienda propone liberamente ai lavoratori cui mancano non più di tre anni alla pensione di trasformare il proprio contratto in un part-time, assumendo per l'altro part-time un giovane che sarà impiegato come apprendista. Uno scambio che, ai fini pensionistici - grazie a integrazioni alla contribuzione da parte della Regione - non recherà alcun impatto negativo sulla pensione del lavoratore "anziano", anche se ovviamente andrà a dimezzargli lo stipendio.  

A promuovere questa sperimentazione, finanziata con 3 milioni di euro dalla Regione, Assolombarda, associazione milanese di Confindustria: "Noi ci crediamo", ha dichiarato il presidente Alberto Meomartini, "abbiamo preso spunto da iniziative simili in Europa e crediamo che il modello può essere esteso su scala nazionale".
Tra le prime aziende ad aderire alla sperimentazione, anche grandi brand come Bayer, Techint e Campari.
La Lombardia dice sì dunque alla proposta di Giovannini, ma non sarà l'unica: a breve, infatti, numerose altre Regioni hanno intenzione di sperimentare questo nuovo modello occupazionale, dal Piemonte all'Emilia Romagna, Lazio, Marche e Friuli Venezia Giulia.
Una misura che secondo molti può incentivare l'occupazione: tra questi, Paolo Reboani, presidente ed AD di Italia Lavoro, l’agenzia del Ministero volta a promuovere l’occupazione. Secondo Reboani, questo strumento "viene incontro alle esigenze delle imprese di ridurre i costi, fa entrare i giovani nel mercato del lavoro e viene incontro alla domanda dei lavoratori più anziani di un ‘decalage’ lavorativo verso la pensione”.

Al momento ci sono differenti ipotesi di staffetta proposte dal Governo: si va dalla coppia di giovani assunti con contratto di apprendistato ad un solo giovane con contratto a tempo indeterminato e con il lavoratore anziano sempre a tempo parziale. Si è pensato anche al pensionamento concordato in cambio del reclutamento di un giovane, ma questo sarebbe possibile se si ritornasse a forme di pensionamento più flessibili.

Quello che più spaventa è però l'onerosità del piano: alcune simulazioni dell'Inps hanno infatti già previsto costi molto elevati per la realizzazione del progetto, per il quale il Governo ha pensato di stanziare dai 10 ai 12 miliardi di euro, senza considerare i 6 miliardi provenienti da Bruxelles.
Anche se il piano della staffetta generazionale non va a creare nuovi posti di lavoro, molti lo considerano uno strumento che potrebbe tuttavia incentivare il turn over all'interno delle aziende e soprattutto nel mondo del pubblico impiego. Ma non solo: inserendo questo meccanismo anche nel settore dell'agricoltura, secondo il presidente dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio, sarà possibile inserire 200 mila giovani in più nelle campagne, dove il 37,3% delle imprese ha un conduttore di età superiore ai 65 anni.