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Una tempesta politica in arrivo sui mercati?

La vittoria del socialista Hollande in Francia; l'affermazione dei partiti anti-europeisti in Grecia; l'emergere del Partito dei Pirati alle regionali tedesche e del Movimento 5 Stelle alle amministrative italiane. Se tre indizi fanno una prova, quattro sono un segnale chiarissimo della tempesta politica che si sta abbattendo in Europa: movimenti su molti punti distanti tra loro, ma tutti accomunati dalla protesta contro le politiche di austerità adottate dai governi del Vecchio Continente per fronteggiare la crisi del debito pubblico. Così, tra gli analisti di finanziari crescono le preoccupazioni: cosa succederà ora alle Borse?

Crescono i timori, ma i mercati salgono

Secondo Citigroup, l'esito elettorale in Grecia fa crescere al 50-75% le possibilità che il Paese ellenico lasci l'area euro nei prossimi 12-18 mesi. I partiti moderati di centro-destra e centro-sinistra, disposti ad accettare la cura draconiana disposta dal Fondo Monetario Internazionale, infatti, non sembrano avere la forza necessaria ad andare avanti a lungo.

Non corre rischi simili la Francia, nonostante la diffidenza diffusa degli analisti contro Hollande, che ha condotto buona parte della sua campagna elettorale presentandosi orgogliosamente come "nemico della grande finanza". Anzi, a guardare la reazione dei mercati azionari, la prima seduta post-elettorale in Francia, Germania e Italia è stata improntata a un ritorno di ottimismo. Segno che, probabilmente, i mercati avevano già scontato questi risultati.

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I nodi da sciogliere

Resta, inoltre, la consapevolezza che un conto sono gli slogan elettorali, un'altra le misure da adottare una volta al Governo. Anche il premier spagnolo Rajoy aveva criticato l'austerity imposta dall'Europa durante la campagna elettorale, per poi cambiare registro una volta al potere.

Sullo sfondo restano i problemi di sempre: l'Europa è ripiombata in recessione (si salva la Germania, ma senza più lo slancio di qualche mese fa) e la questione dei debiti sovrani resta irrisolta. Ormai gli investitori guardano solo a questo, alla capacità di riacciuffare la crescita senza rinunciare al rigore dei conti: ma come questo equilibrio si possa raggiungere, davvero nessuno può saperlo.