Borsa Milano in lieve calo a metà seduta, Ferrari ancora giù, vendite su tech
MILANO, 7 gennaio (Reuters) - - Prevale qualche lieve vendita a Piazza Affari a fine mattinata, pur in un contesto complessivamente positivo per le borse europee, che aspettano l'insediamento della nuova amministrazione democratica negli Usa la quale si ritiene possa accelerare sulla spesa pubblica e le politiche pro-crescita, forte anche del controllo del Senato.
Nonostante la chiusura del periodo festivo, la risalita dei volumi a Milano appare ancora parziale, mentre permane sullo sfondo la minaccia di una crisi di governo in piena pandemia Covid.
Tra i titoli in evidenza:
Ferrari è tra i titoli più penalizzati, -1,7%, in scia al taglio di raccomandazione a 'neutral' da 'buy' a opera di Citi.
In recupero, anche se ancora in calo, Cnh Industrial, -0,2%, dopo i guadagni dell'ultima seduta seguiti alla notizia di una ripresa delle trattative con la cinese Faw sul futuro della controllata Iveco.
Cede terreno Stmicroelectronics che arretra dello 0,9% e si muove in controtendenza rispetto alla buona performance in Asia dei titoli del comparto semiconduttori. Ma sul settore tech è giunto stamane il downgrade di Bank of America, da 'overweight' a 'market weight'.
Si conferma sotto pressione Unicredit, -0,8%, ieri in netto rialzo sulle ipotesi di un cospicuo sostegno da parte del Tesoro a favore della banca per un'eventuale acquisizione di Montepaschi. Sul titolo oggi Credit Suisse ha ridotto il prezzo obiettivo a 8,80 da 9,50 euro.
Tra i titoli in rialzo, bene Banco Bpm, +1,5%. Bnp Paribas ha migliorato la raccomandazione a 'outperform' da 'neutral'.
Acquisti su Fiat Chrysler, +1,8%, ai massimi da circa due anni e mezzo a poco più di una settimana dal compimento ufficiale della fusione con Psa-Peugeot e dalla nascita di Stellantis.
Prysmian beneficia della decisione di Citi di alzare il prezzo obiettivo da 33 a 34 euro: il titolo guadagna il 2,1%.
Rallenta, pur rimanendo saldamento in rialzo Buzzi Unicem in apertura tra i titoli più acquistati del listino principale. Ora il rialzo è dell'1,2%.
(Giulio Piovaccari, in redazione a Milano Sabina Suzzi)