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Borsa Milano chiude debole con Saipem, Cnh e banche, Italcementi +49,5%

Traders a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia la seduta con il segno negativo, in controtendenza rispetto alle altre borse europee a causa dei ribassi delle banche e della flessione di titoli come Saipem e Cnh.

Festeggia soltanto il comparto delle mid cap sulla scia dell'Opa su Italcementi, che galvanizza tutto il settore cementiero.

Il FTSE Mib chiude in calo dello 0,34%, comunque in ripresa dai minimi di seduta toccati nel primo pomeriggio, mentre l'Allshare sale di un frazionale 0,06%. Balza invece del 3% il Ftse Mid Cap. Volumi nel finale intorno a 3,5 miliardi di euro.

In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 sale dello 0,95% e gli indici di Wall Street sono positivi.

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L'inattesa cessione del controllo di ITALCEMENTI ai tedeschi di HeidelbergCement da parte della famiglia Pesenti, annunciata ieri a mercati chiusi, ha acceso i riflettori sull'intero settore. Il titolo sale del 49,5% e si avvicina al prezzo dell'Opa (10,6 euro), la controllante ITALMOBILIARE balza di quasi il 28%. Nel comparto BUZZI guadagna oltre il 6%, CEMENTIR il 4,4%, con Equita che parla di appeal speculativo (soprattutto per la prima considerata più attraente) sull'ipotesi di un percorso simile per le famiglie Buzzi e Caltagirone.

Sul fronte opposto SAIPEM cede il 3,4% (comunque sopra i minimi di seduta) dopo le pesanti svalutazioni e la revisione dei target annunciate ieri, che alimentano i timori di un aumento di capitale. [ID:nL5N10921G] Recupera nel finale (+0,5%) la controllante ENI.

Pesante CNH, che lascia sul campo più del 4%. Il gruppo ha chiuso il secondo trimestre con un netto calo dei margini, per i quali ha rivisto al ribasso gli obiettivi 2015 a causa soprattutto della debolezza del settore agricolo in America Latina e negli Stati Uniti. Migliorato invece il target sul debito.

Cede l'1,6% FIAT CHYSLER dopo il rimbalzo di ieri.

Scendono le banche colpite dai realizzi, con il paniere italiano in discesa di circa un punto percentuale a fronte di un settore europeo leggermente positivo: MPS è la peggiore con un calo del 3,7%. UNICREDIT (su cui Equita "aumenta il sottopeso in portafoglio") perde il 3,3%. La banca ha smentito una indiscrezione del sito Dagospia secondo cui la Bce avrebbe rilevato che alcuni indicatori di bilancio della banca non vanno bene.

Accelera dopo i risultati ENEL GREEN POWER chiudendo con un progresso del 2,6%.

Spunti al rialzo sul lusso con TOD'S che avanza del 2,7%, FERRAGAMO di oltre l'1%, MONCLER dell'1,3%.

Fuori dal paniere principale guadagna il 5,9% RECORDATI, che ha ritoccato al rialzo le stime di utile netto e risultato operativo per l'esercizio dopo aver archiviato i primi sei mesi del 2015 con un indicatori reddituali in crescita a due cifre

Tra i titoli più piccoli vivaci il SOLE24ORE ed EI TOWERS dopo i conti annunciati ieri a mercati chiusi, si ferma la corsa di EEMS (-23,5%) che nelle ultime sei sedute era salita del 100%.

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