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Borsa Milano chiude in calo oltre 1%, rimbalza Mps

la sede della borsa di Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari ha chiuso in ribasso di oltre l'1%, in sintonia con le altre borse europee,

sulla scia dei ribassi visti a Wall Street.

Gli operatori sottolineano però come il ribasso di questa settimana derivi da fisiologici aggiustamenti e prese di profitto dopo il rally che da inizio anno ha spinto il Ftse MIb

fino oltre 22.000 punti.

"Una settimana di profit taking è ragionevole. Non vedo drammi", spiega un trader.

Non si riduce invece l'appetito per il rischio sul mercato dei bond sovrani come dimostra il successo dell'asta dei Btp con rendimenti ai nuovi minimi.

L'indice FTSEMIB ha chiuso in calo dell'1,07% e l'Allshare dell'1,09% con volumi superiori ai 3,4

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miliardi di euro. Il paniere europeo FTSEurofirst 300 segna -1,38%.

A Milano i bancari non hanno registrato una tendenza univoca e si trovano ai due estremi del listino principale.

In alto si trova MPS, che segna un rialzo del 6,08% dopo che nelle ultime cinque sedute aveva perso oltre il

12%. Un'analista cita un rinnovato sentiment positivo dopo l'operazione di ieri sul collocamento di un covered bond.

Nell'ultima parte della seduta recupera UBI, chiudendo a +1,4%.

In fondo al listino c'è invece POP EMILIA (-2,98%), ancora sotto pressione in un mercato che continua a

scommettere su un aumento di capitale di cui da tempo si parla con insistenza. "E' sempre più probabile che facciano un aumento ma come tempistica non vedo alcuna fretta", commenta un

analista.

Debole anche POP MILANO (-2,74%) alla vigilia dell'assemblea chiamata anche ad approvare la riforma della

governance. INTESA SANPAOLO cede il 2,61% circa. In lieve calo UNICREDIT.

Tra le banche a minore capitalizzazione, CREDEM cede il 5,4% dopo il +5% di ieri. Banca Akros ha tagliato il

rating a "reduce" dopo l'intervista di ieri del Ceo Bizzocchi, che ha detto di aspettarsi per il 2014 un utile netto e dividendi in linea con quelli dello scorso anno.

MEDIASET perde il 2,65% dopo il collocamento da parte di Prisa del 3,69% di Mediaset Espana (TL5,MC) a

8,08 euro per azione.

Ribassi diffusi anche in altri comparto come il lusso e tech con STM che lascia sul terreno il 2,43% all'unisono con i concorrenti europei dopo lo scivolone del Nasdaq di ieri.

Tra i titoli a minore capitalizzazione balza del 25% MOVIEMAX.

Rimbalzano le azioni ordinarie e risparmio di RCS, mentre si rincorrono voci di un riassetto azionario e di una possibile avvicendamento al vertice del Corriere della Sera. Indiscrezioni stampa, prive di

conferme, parlano di un interesse di George Soros.

Le azioni risparmio di Telecom Italia Media hanno perso il 14,8%.

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