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Borsa Milano prosegue in buon rialzo, denaro su Azimut e Mediolanum, ritraccia Leonardo

Logo della banca Mediolanum a Firenze.

MILANO, 8 gennaio (Reuters) - Piazza Affari prosegue stabilmente al rialzo, con il denaro che affluisce su tutti i settori, tranne quello petrolifero che risente della stabilizzazione del prezzo del greggio dopo il balzo a seguito dello scontro Usa-Iran e delle tensioni in Medio Oriente.

"I mercati stanno prezzando che non ci sarà un conflitto nonostante quello che è successo. E' evidente che, con i tassi di interesse così bassi, la liquidità si riversa comunque verso le azioni in cerca di profitti e quindi si sottovalutano i timori di una possibile guerra nell'area", osserva un trader.

Raccolti i bancari con le big Unicredit e Intesa in salita rispettivamente dell'1,32% e dell'1,1%. Acquisti più evidenti nel risparmio gestito, con in testa sempre Banca Mediolanum(+3%) e Azimut in salita del 3,2%. La società di asset management ha da poco annunciato una stima di utile netto 2019 a 360-370 milioni, che scenderà ad almeno 300 milioni nel 2020.

In lieve rialzo Atlantia(+0,3%) dopo il balzo del 4% circa di ieri. Il titolo è comunque in balia delle notizie di stampa. L'ultima, riportata da alcuni quotidiani, parla della possibilità che il governo infligga una maxi-multa in alternativa alla revoca della concessione autostradale. Ipotesi, però respinta da fonti del Movimento 5 Stelle che insistono sulla revoca per Aspi. [nL8N29E1NW] Ieri, inoltre, Fitch ha ridotto il rating di Atlantia a 'BB' e quello di Autostrade per l'Italia a 'BB+'. Una notizia negativa, secondo Fidentiis "anche se parzialmente attesa alla luce del decreto Milleproroghe". In un report il broker Equita scrive che "l'ipotesi fatta trapelare dal governo di una maxi multa alternativamente alla revoca riteniamo sia un segnale di disponibilità ad una trattativa".

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Denaro su Amplifon(+2,4%) dopo l'accordo per l'acquisto dell'australiana Attune Hearing per 34 milioni di euro. Secondo Fidentiis, si tratta di una piccola acquisizione, "che rappresenta l'1% dei ricavi e rafforza la presenza in Australia raggiungendo una quota di mercato del 25%".

Tra gli industriali Fca rimbalza dello 0,7%. Fa meglio Stm in crescita del 3,2% con Bofa Global Research che ha alzato il prezzo obiettivo a 29,3 euro da 21,7 euro.

Petroliferi più trascurati e soggetti a realizzi. Eni cede lo 0,25%. Fa decisamente peggio la oil service SAIPEM in flessione dell'1,5%.

Infine, l'affievolirsi delle tensioni in Medio Oriente con l'ipotesi di un conflitto che, al momento sembra più remoto, penalizza Leonardo (-0,8%), protagonista di un forte rally da quando gli Usa hanno ucciso in un raid aereo il generale iraniano Qassem Soleimani.

Fra i minori, spunti sul settore editoriale con Rcs in salita del 2,9% e Mondadori del 3,7%.