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Borse Asia salgono nonostante dati deboli Cina,Giappone

15 febbraio (Reuters) - Le borse asiatiche oggi hanno interrotto una serie negativa di cinque sedute, grazie anche alla mossa della Banca centrale cinese che ha fissato uno yuan più forte allentando per il momento i timori di svalutazione. Ma dati deboli da Giappone, Cina e Indonesia suggeriscono che il rimbalzo possa avere vita breve.

Le previsioni per l'azionario europeo sono di un'apertura in rialzo, in scia ai mercati asiatici.

La maggior parte delle piazze asiatiche hanno guadagnato terreno, incoraggiate dal rally di Wall Street e dell'azionario europeo venerdì e da un andamento relativamente calmo dei volatili mercati cinesi dopo una settimana di vacanza.

L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,25 guadagna il 2,33% a 370,62 punti. L'indice Nikkei, che la settimana scorsa ha perso l'11%, ha chiuso la seduta in rialzo del 7,2%, nonostante i dati che mostrano come nel quarto trimestre 2015 l'economia giapponese si sia contratta più del previsto.

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** SHANGHAI ha chiuso in calo dello 0,6%. A mitigare le perdite il livello più forte dello yuan, che ha bilanciato i dati poco incoraggianti sul commercio: l'export cinese a gennaio è calato dell'11,2%, l'import del 18,8%, entrambi peggio delle attese.

** Rimbalzo per HONG KONG, che venerdì aveva chiuso ai minimi da tre anni e mezzo. Prada guadagna il 2,6% circa.

** Chiusura piatta per TAIWAN, mentre SEUL segna un rimbalzo dell'1,5%.

** MUMBAI balza di oltre il 2% e va verso il maggior guadagno giornaliero da oltre un anno: il rally dei mercati globali stimola l'appetito per il rischio e determina il forte rialzo di titoli bancari che recentemente hanno sofferto, come State Bank of India, a +7,7%.

** Rimbalzo di oltre l'1,6% per SYDNEY, dove recuperano terreno i titoli minerari.