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Borse caute prima della Fed. Piazza Affari frenata dai bancari

Ancora una seduta con il segno più per la piazza azionaria giapponese che ha guadagnato terreno per la terza giornata consecutiva. Quest'oggi l'indice Nikkei 225 non ha dato vita a particolari variazioni percentuali e dopo il buon rialzo di ieri si è fermato poco sopra la parità con un frazionale rialzo dello 0,05%. A frenare gli investitori è stato da una parte l'apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro e dall'altra l'attesa per la Fed che stasera dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse, fornendo però indicazioni sull'avvio della normalizzazione del suo bilancio.

Incerte le Borse europee che si muovono a poca distanza dalla parità, con il Ftse100 e il Dax30 in calo dello 0,03% e dello 0,15%, mentre il Cac40 sale dello 0,08%.
Sul fronte macro l'unico dato di oggi è stato diffuso in Germania dove i prezzi alla produzione ad agosto hanno evidenziato una variazione positiva dello 0,2%, in linea con la lettura di luglio, mentre le attese erano per un rialzo dello 0,1%.
Anche in Europa prevale la cautela in attesa delle indicazioni dalla Fed che però arriveranno dopo la chiusura dei mercati del Vecchio Continente.

In calo Piazza Affari dove il Ftse Mib si muove poco al di sotto dei 22.400 punti, con un rosso dello 0,25%.

Tra le blue chips scatto felino per Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) che vanta un rally di oltre il 6% dopo la cessione delle attività italiane di Cementir a HeidelbergCement (IOB: 0MG2.IL - notizie) , operazione che segna un passo deciso verso la razionalizzazione e la concentrazione del settore cemento in Italia.

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In rialzo del 2,42% Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) , malgrado Societè Generale abbia confermato il rating "hold" sul titolo, con un prezzo obiettivo ridotto da 26 a 25 euro.
Fca avanza dello 0,84% anche se il gruppo ha richiamato 500mila pickup Ram difettosi e si spinge in avanti anche Exor con un vantaggio dello 0,27%.

In calo i bancari con Bper Banca e Banco BPM in flessione rispettivamente dell'1,48% e dell'1,21%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) scendono dello 0,89% e dello 0,55%, seguiti da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) in rosso rispettivamente dello 0,2% e dello 0,11%.
Da segnalare che l'istituto di Piazzetta Cuccia starebbe prendendo in considerazione la possibilità di conferire la partecipazione del 13% in Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) ad una sub holding controllata dalla banca e partecipata da investitori terzi.

Sul fronte macro Usa sarà reso noto l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, ma ancor più rilevante sarà il dato sulle vendite di case esistenti che ad agosto dovrebbero salire da 5,44 a 5,48 milioni di unità.

L'evento clou della seduta è rappresentato dal meeting della Fed che si concluderà con l'annuncio sui tassi di interesse, destinati a rimanere fermi nel range 1%-1,25%. La Banca Centrale americana presenterà anche le previsioni economiche trimestrale e alle 20.30 ora italiana avrà inizio la conferenza stampa del numero uno della Fed, Janet Yellen.

Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street saranno diffusi i conti degli ultimi tre mesi di General Mills (NYSE: GIS - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 0,77 dollari.

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