Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.657,35
    +318,03 (+0,93%)
     
  • Dow Jones

    39.512,84
    +125,08 (+0,32%)
     
  • Nasdaq

    16.340,87
    -5,40 (-0,03%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    78,20
    -1,06 (-1,34%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.330,44
    -1.928,48 (-3,31%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.260,94
    -97,07 (-7,15%)
     
  • Oro

    2.366,90
    +26,60 (+1,14%)
     
  • EUR/USD

    1,0772
    -0,0012 (-0,11%)
     
  • S&P 500

    5.222,68
    +8,60 (+0,16%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.085,08
    +30,67 (+0,61%)
     
  • EUR/GBP

    0,8601
    -0,0007 (-0,08%)
     
  • EUR/CHF

    0,9760
    -0,0005 (-0,05%)
     
  • EUR/CAD

    1,4718
    -0,0026 (-0,17%)
     

Borse Europa in negativo con petrolio che estende calo

Trader al lavoro alla Borsa di Francoforte. REUTERS/Kai Pfaffenbach

MILANO (Reuters) - L'azionario europeo scivola a metà seduta, dopo le perdite di ieri, risentendo delle preoccupazioni per la crescita globale e della nuova caduta dei prezzi del petrolio sotto i 30 dollari al barile.

L'FTSEurofirst 300 alle 11,30 italiane perde lo 0,9% a 1.311,26, dopo il -0,7% di ieri. Da inizio anno le perdite sono superiori al 9%.

Alla stessa ora l'indice delle blue chip Euro STOXX 50 e il DAX segnano rispettivamente -0,63% e -0,56%.

I mercati europei soffrono dall'inizio dell'anno sui timori per la Cina e i prezzi del greggio, con gli investitori in difficoltà a trovare investimenti rifugio sicuri.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Una piccola boccata di ossigeno è arrivata la scorsa settimana sulle rassicuraizoni del presidente Bce Mario Draghi in merito a ulteriori misure di stimolo, commenti il cui effetto sui mercati è stato però di breve durata.

I prezzi del petrolio sono tornati a perdere terreno oggi come ieri, dopo un rally del 10% venerdì. L'indice dei titoli energetici perde l'1,19%. Ne fanno le spese i petroliferi come BP, Total ed Eni, tutti in calo tra mezzo punto e 1,3%.

I bancari registrano perdite dello 0,3% circa su petrolio, pressioni sui margini e incertezza sul destino dei crediti deteriorati degli istituti italiani.

"Il settore bancario è sotto pressione tra Europa e Usa, ancora zavorrato dal calo di greggio e commodity", dice Stefan Fabiani, asset manager presso Zenit SGR.

Tra i pochi a guadagnare Siemens, che segna oltre il 6% dopo aver migliorato le previsioni sull'anno a seguito di un forte primo trimestre.

Anche Philips guadagna il 6% su risultati sopra le attese anche se con un outlook 2016 cauto.