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Borse: fase finale del ciclo positivo. I titoli buy di febbraio

Dopo una buona partenza che aveva lasciato ben sperare, il mese di gennaio si è concluso con un bilancio negativo a Piazza Affari, complice la flessione accusata proprio nelle ultime giornate. L'indice Ftse Mib ha perso quasi il 3,5% del suo valore rispetto al close di dicembre, ma gli analisti di Equita SIM fanno notare che da inizio novembre il listino delle blue chips ha messo a segno un rialzo di quasi l'11%.

Mercati azionari nella fase finale del ciclo positivo

La SIM milanese riconosce così che la sua view in base alla quale aveva segnalato che il mercato non presentava delle opportunità interessanti si è rivelata sbagliata.
Secondo gli analisti ora la possibile offerta non sollecitata di Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) su Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) potrebbe favorire un ulteriore rialzo di Piazza Affari, visto il peso dei titoli coinvolti direttamente o indirettamente.
Equita SIM però resta dell'idea che i mercati azionari siano nella fase finale del ciclo positivo iniziato nel 2009, motivo per cui ritengono che sia un errore essere sovrappesati.

I motivi alla base della cautela

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Ci sono diversi motivi alla base di questa view, a partire dalla considerazione che lo spread BTP-Bund è destinato a peggiorare, visti i rischi politici nel nostro Paese, con il ritorno alle urne al più tardi ad inizio del prossimo anno, ma l'allargamento del differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco sarà da ricondurre anche all'inevitabile approssimarsi del tapering da parte della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) .

Gli analisti ritengono inoltre che ormai pochi titoli a Piazza Affari abbiano un profilo rischio-rendimento interessante, a meno di ipotizzare ottimistiche crescite dei ricavi e dei margini.
Per la SIM milanese l'aumento dell'incertezza determinato dalle decisioni che la nuova amministrazione Trump intende prendere è incompatibile con una volatilità sui minimi storici. In ragione di ciò gli analisti temono un'improvviso rialzo della stessa e al contempo il sell-off che si avrebbe sui portafogli gestiti con metodi quantitativi.

Da non dimenticare inoltre che l'elevato debito, il rialzo dei tassi di interesse, il rallentamento demografico e le politiche protezionistiche rendono molto improbabile l'accelerazione della crescita e dei profitti attualmente scontata dai mercati. Affinchè il consensus non sia deluso sarebbe necessaria un'ulteriore espansione dei margini che però si trovano già sui massimi storici.

Infine, alla base della view cauta sull'azionario c'è la considerazione che le valutazioni sono molto elevate, basti pensare che negli Stati Uniti il rapporto tra capitalizzazione del mercato azionario e PIL è sui picchi toccati nel 2000 e nel 2007, mentre i margini di profitto delle aziende stanno iniziando a scendere.

Generali entra nel portafoglio raccomandato

Quanto al portafoglio titoli raccomandato a Piazza Affari, gli analisti hanno deciso di inserire Generali, riducendo di conseguenza il peso di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) ed eliminando UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) e Intesa Sanpaolo nella versione risparmio.
Questo per lasciare spazio alle azioni della compagnia triestina dopo la recente promozione a "buy", alla luce dell'appeal speculativo generato dall'interesse di Intesa Sanpaolo. Gli analisti vedono un rischio di downside limitato per Generali visto che il titolo tratta ad un prezzo molto vicino alla loro valutazione stand-alone.

Gli altri titoli da avere in portafoglio a febbraio

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) portafoglio viene aumentato il peso di STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) per il quale viene confermata la raccomandazione "buy", con un target price a 14 euro.
Ridotta invece l'esposizione a due temi del settore energy come Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che restano entrambi da acquistare con un fair value rispettivamente a 4,7 e a 15,5 euro.

Gli analisti hanno inoltre tagliato l'esposizione a Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) confermando però il rating "buy", con un prezzo obiettivo a 62,5 euro e un minore peso viene assegnato a FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) e Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) , entrambi coperti con una raccomandazione "buy" e un target price a 6 euro nel primo caso e a 59 euro nel secondo.

Infine, viene ridotto il peso in portafoglio di Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) e Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) nella versione risparmio, anche se la view su questi due titoli resta positiva, con un rating "buy" e un fair value rispettivamente a 24,8 e a 1,09 euro.
Tra gli altri titoli presenti in portafoglio troviamo Banco BPM e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) , Brembo, Leonardo, Moncler e Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) .

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