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Borse: fate attenzione a questo mercato

Wall Street che in pochi giorni ritrova fiducia ed ottimismo dimenticando immediatamente la sberla presa tre settimane fa? Certo può essere, ma io non mi fido. Occorre capire innanzitutto cosa sia realmente accaduto ad inizio mese. Se davvero è stato solo uno scrollone per far cadere i frutti dalla pianta oppure se si tratta di una leggera scossa che precede quella davvero distruttiva.

L’Europa non si fida di Wall Street, probabilmente il Vecchio Continente ha anche problemi più seri del Nuovo Mondo, ma io rimarco invece la mancanza di fiducia nella “locomotiva”. Una locomotiva che ha percorso tanta strada e potrebbe doversi fermare per una normale e fisiologica “revisione”.

Comunque Londra (+0,6%), Parigi (+0,5%) e Francoforte (+0,3%) hanno iniziato la settimana con un guadagno, anche se l’ennesimo exploit al quale stiamo assistendo sulla Borsa americana avrebbe, in altri periodi, portato a guadagni ben più consistenti per le Piazze europee.

Piazza Affari, poi, è stata ancor più prudente, il nostro Ftse Mib (+0,15%) ha terminato la seduta con un guadagno risicato ed il fixing è arrivato ad un livello inferiore rispetto al vole di apertura.

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Alcuni dicono che si tratti dell’effetto elezioni, ma anche questa giustificazione a mio parere non regge.

Rimbalza finalmente Recordati (+2,89%), ma va sottolineato soprattutto l’ottima performance di Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (+2,39%) tornato sui massimi degli ultimi dieci mesi.

Completa il podio Campari (Milano: CPR.MI - notizie) (+1,20%) un titolo che potremmo quasi considerare un “difensivo”.

Torna sopra quota 60 euro Exor (+1,14%) e sopra quota 50 euro Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) (+1,00%) in una giornata sostanzialmente positiva per il comparto del lusso. Moncler (+0,96%) ha ritoccato il proprio massimo storico … ma solo in intraday, nell’ultima parte di seduta non ha mantenuto i livelli raggiunti in mattinata.

Pessima seduta e maglia nera per Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) (-1,85%) che ritocca il minimo dell’anno. Periodo davvero poco felice anche per Italgas (-1,55%) che interrompe il rimbalzo in atto.

Ed infine giornata contrastata per il comparto bancario, terminano sotto la linea della parità Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (-1,35%), Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-0,24%) e Banco BPM (-0,19%), mentre fanno segnare frazionali rialzi Bper Banca (+0,02%), Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (+0,06%) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (+0,20%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online