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Borse in lieve rialzo. A Piazza Affari spicca il rally di MPS

Non si ferma l'ascesa della piazza azionaria giapponese che anche oggi ha guadagnato terreno, salendo per la sesta seduta consecutiva. L'indice Nikkei 225 ha terminato gli scambi con un rialzo dello 0,94%, approfittando ancora della debolezza dello yen che continua a perdere terreno nei confronti del dollaro. Quest'ultimo catalizza gli acquisti anche alla luce delle indicazioni emersi dai verbali dell'ultima riunione della Fed, da cui è emerso che diversi membri si aspettano un rialzo dei tassi di interesse Usa relativamente presto.

Contrastate le Borse europee che dopo una partenza positiva hanno provato ad allungare il passo, salvo poi muoversi a passo di gambero. Il Ftse100 è passato in negativo e ora cede lo 0,33%, mentre il Cac40 e il Dax30 mostrano un frazionale rialzo rispettivamente dello 0,18% e dello 0,12%.

Sul fronte macro in Germania è stato diffuso il dato finale del PIL del terzo trimestre che ha evidenziato una variazione positiva dello 0,2%, in linea con l'indicazione preliminare e con le attese, ma in frenata in confronto al progresso dello 0,4% dei tre mesi precedenti.

Sempre in terra tedesca è stato reso noto l'indice IFO che a novembre si è attestato a 110,4 punti, in lieve calo rispetto ai 110,5 di ottobre e soto le previsioni degli analisti che puntavano ad un rialzo a 110,6 punti.
In Francia l'indice relativo alla fiducia delle imprese è rimasto invariato a 103 punti, battendo le stime del mercato che si era preparato ad un calo a 102 punti.

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Si spinge in avanti con un po' più di convinzione degli altri Piazza Affari che vede il Ftse Mib ad un passo dall'area dei 16.600 punti, con un vantaggio dello 0,28%.
Tra le blue chips in controtendenza troviamo Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) che arretra dell'1,43%, mentre Leonardo-Finmeccanica cede l'1,39%. Segno meno per i titoli del risparmio gestito con Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) e Banca Mediolanum in calo dello 0,9% e dello 0,25%, mentre tra i bancari viaggiano in rosso Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) con una flessione dello 0,86%, seguito da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che scendono dello 0,39% e dello 0,13%.

Poco sopra la parità Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) con un rialzo dello 0,05% e dello 0,29%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) avanza dello 0,8% sulla scia dei rumors di stampa secondo cui Cerberus, Fortress e Pimco hanno presentato un'offerta per i 20 miliardi di crediti non performanti.
In ascesa dell'1,58% Banca Popolare dell'Emilia Romagna, ma ad avere la meglio su tutti è Banca Monte Paschi con un rally di oltre il 7% nel giorno in cui l'assemblea dovrà deliberare in merito al piano di rafforzamento patrimoniale del gruppo.

Bene Fca che sale dell'1,8% sostenuto dalle previsioni positive sulle vendite di auto a novembre negli Stati Uniti, dove è atteso un incremento del 5%.

Da segnalare che oggi i volumi di scambio sono inferiori alla media per via dell'assenza di Wall Street che rimarrà chiusa per la festività del Ringraziamento.

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