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Borse in rialzo, ma in frenata dai massimi. Bancari contrastati

La nuova settimana è partita con una seduta poco mossa per la piazza azionaria giapponese che, dopo due giornate consecutiva di ribassi, ha rivisto il segno più quest'oggi, pur registrando una variazione percentuale molto contenute. L'indice Nikkei 225 ha chiuso in frazionale rialzo dello 0,09%, riuscendo a ripianare le perdite registrate nella prima parte della sessione. Il recupero è avvenuto sulla scia del rafforzamento del dollaro nei confronti dello yen, con un ritorno del cross al di sopra di quota 113.

In positivo le Borse europee che dopo una partenza già in rialzo stanno cercando di lasciarsi alle spalle le incertezze dell'ultima seduta. Gli indici del Vecchio Continente però hanno già ridotto i guadagni iniziali, complice un movimento a passo di gambero che vede ora il Ftse100 in frazionale progresso dello 0,04%, preceduto dal Cac40 e dal Dax30 che si apprezzano rispettivamente dello 0,15% e dello 0,59%.

In Germania è stato diffuso il dato relativo ai prezzi alla produzione che a gennaio su base annua hanno evidenziato una variazione positiva del 2,4%, segnando l'incremento più forte da marzo 2012, superando ampiamente le attese che indicavano un progresso più contenuto del 2,1%.

In Europa è atteso nel pomeriggio il dato relativo alla lettura preliminare della fiducia dei consumatori che a febbraio dovrebbe attestarsi a -4,9 punti, in peggioramento rispetto alla lettura precedente fermatasi a -4,7 punti.
Da segnalare che nel primo pomeriggio è in agenda una riunione dell'Eurogruppo in occasione della quale il focus sarà sulla Grecia.

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Piccolo segno più anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib, dopo aver segnato un massimo intraday in area 19.150, si presenta ora ad un passo dalla soglia dei 19.050 punti, con un lieve progresso dello 0,26%.

Tra le blue chips si mette in evidenza Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che sale dell'1,32% nel primo giorno di contrattazioni senza i diritti di opzione. Nello stesso settore procedono in maniera più cauta Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Bper Banca che avanzano dello 0,37% e dello 0,22%, seguiti da Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che sale dello 0,12%.
Segno meno per Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che arretra di mezzo punto, mentre resta ancora più indietro Banco BPM che scivola in fondo al paniere del Ftse Mib con un ribasso dell'1,18%.

Bene (Londra: 0N6T.L - notizie) i titoli del Lingotto con Fca, CNH Industrial ed Exor tutti in progresso di circa un punto percentuale, e spunti positivi sono offerti dai protagonisti del lusso, con Moncler e Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) in rialzo dello 0,9% e dello 0,76%, seguiti da Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che sale dello 0,38%, mentre YNap cede lo 0,3%.

In rosso dello 0,6% Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) che ha invertito la rotta in seguito ad un avvio in progresso dopo che la compagnia triestina ha acquistato 510 milioni di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, pari al 3,04% del capitale della banca, avviando al contempo la procedura per porre fine al prestito titoli precedentemente annunciato.

In rialzo dello 0,2% Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) sulla scia della conferma positiva da parte di Mediobanca Securities, i cui analisti hanno deciso di ribadire la raccomandazione "buy" sul titolo, con un prezzo obiettivo a 27 euro.

Da segnalare che oggi la piazza azionaria americana rimarrà chiusa per la festività del President's Day e tornerà regolarmente agli scambi domani.

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