Breakingviews - Stellantis guadagna terreno contro Volkswagen
di Lisa Jucca
MILANO (Reuters) - Stellantis sta guadagnando terreno su Volkswagen. Colpita dalla carenza globale di chip, la casa italo-francese ha registrato un calo delle vendite maggiore rispetto al colosso tedesco. Eppure i margini di Stellantis sembrano più sani. E il Ceo Carlos Tavares sta prendendosi cura della storica debolezza del gruppo nel campo dei veicoli elettrici.
La crisi dei chip ha cancellato circa un quarto delle consegne per entrambi i gruppi nel terzo trimestre. Per Stellantis questo si è tradotto in un calo dei ricavi su base annua del 14% a 32,6 miliardi. Per Volkswagen, che ha una consistente divisione servizi finanziari, la contrazione è stata appena del 4%.
Tuttavia, la profittabilità di Volkswagen sembra meno solida. L'utile operativo del gruppo è sceso a 2,8 miliardi di euro nel trimestre, al di sotto delle attese degli analisti, trascinando il margine al 4,9% dei ricavi dal 5,4% del trimestre precedente. Nonostante il Ceo Herbert Diess abbia rapidamente accennato a futuri tagli dei costi, la debole performance significa che le stime degli analisti di un margine Ebit del 7,5% per quest'anno, secondo le stime Refinitiv, appaiono ora ottimistiche. In Stellantis, Tavares prevede ancora un margine intorno al 10%.
Inoltre il Ceo sta finalmente misurandosi con la sfida dell'elettrificazione, dove storicamente Stellantis è indietro rispetto a rivali più "verdi" come Volkswagen. Il portoghese a luglio si era impegnato ad investire oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 per lo sviluppo di nuovi veicoli a batteria e nuovi software. Entro il 2030 Tavares si aspetta che il 70% delle vendite di Stellantis in Europa e il 40% negli Usa arrivino da veicoli a basse emissioni, rispetto al 14% e 4% fatti segnare quest'anno.
All'inizio del prossimo anno, Tavares svelerà anche la sua nuova strategia per la Cina, altro tradizionale punto debole di Stellantis.
Gli investitori stanno dando credito a Tavares. Il titolo Stellantis ha guadagnato quasi il 50% quest'anno, contro il 30% di Volkswagen. Eppure con un rapporto di 4,8 volte gli utili futuri, il gruppo italo-francese tratta a uno sconto di circa il 25% rispetto al 6,4 di Volkswagen e ha multipli inferiori rispetto alla maggior parte dei rivali globali. Questo persistente gap di valutazione sembra sempre più difficile da giustificare.
(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)