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Le buste paga non agricole USA spingeranno il dollaro

Le buste paga non agricole USA spingeranno il dollaro

By Yann Quelenn

Il dollaro si sta rafforzando in vista del dato sulle buste paga non agricole (NFP) che sarà diffuso, come di consueto, il primo venerdì del mese alle 14:30. Le aspettative sono comunque elevate, i mercati prevedono una cifra lievemente inferiore alle 200 mila unità.

Il biglietto verde viene spinto al rialzo e ora scambia su livelli intorno ai massimi da due settimane contro la moneta unica. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) frattempo continuano a salire i titoli azionari USA. Il famoso Rally di Natale è già iniziato e il dato NFP non fermerà di certo il rialzo dell’azionario. Che appare comunque decisamente moderato, se paragonato a ciò che sta succedendo per Bitcoin.

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Oltre alla pubblicazione del dato NFP, monitoreremo con attenzione anche la crescita delle retribuzioni orarie, che probabilmente forniranno degli indizi sulle pressioni inflazionistiche. Si prevede un aumento dal 2,4 al 2,7 a/a. Altro motivo per cui crediamo che negli USA stia tornando l’inflazione. Anche se la Fed alzerà i tassi la prossima settimana, i mercati sono ancora incerti sulla politica monetaria della Fed per il 2018. Tre rialzi del tasso in un anno sembrano difficili da raggiungere, perché le pressioni su tutte le classi di asset non sarebbero sostenibili. Il calo di oggi pomeriggio potrebbe essere un’opportunità per riacquistare euro contro dollari.

Passi avanti nei negoziati fra UE e Regno Unito

By Peter Rosenstreich

Con l’aumento della probabilità di una Brexit “morbida”, la sterlina britannica ha compiuto un balzo: nelle contrattazioni di venerdì, l’EUR/GBP è sceso a 0,8689 e la coppia GBP/USD è salita 1,3520.

I mercati hanno accolto con favore la notizia dell’accordo preliminare fra Regno Unito ed Unione Europea sull’uscita del primo dall’UE, che include anche una risoluzione sull’insidioso confine fra Irlanda del Nord e Repubblica Irlandese. Si è raggiunto un accordo anche sui termini finanziari generali e sui cittadini UE che vivono nel Regno Unito e su quelli britannici che vivono nell’UE. Proprio quando sembrava che tutte le speranze fossero andate perdute, si è giunti a un accordo, che, a nostro avviso, rende difficile prevedere qualcosa di diverso da una Brexit morbida.

Autore: Swissquote Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online