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Occhio ai casting truffa: arrivano le multe dell'Antitrust

Sono circa 110mila gli italiani che affidano i propri sogni di celebrità alle agenzie di casting, un giro di 10 milioni di euro di book fotografici, corsi di formazione, iscrizioni di vario tipo a elechi e database. Un giro finito sotto la lente dell'Antitrust, perché in molti casi si tratta di grandi truffe ai danni degli aspiranti artisti. In particolare tre sono le aziende che sono state recentemente multate, complessivamente, per poco più di 50mila euro. La prima è la New Line Diffusion (multata per 10.500 euro) che prometteva casting per entrare nel mondo dello spettacolo, ma "senza spiegare con chiarezza che l'attività svolta era un corso di formazione a pagamento, né forniva informazioni sulle caratteristiche di tale corso (dal costo di 6mila euro)", oltre al fatto che non risulta, dalla documentazione acquisita dall'Antitrust, dimostrazione dell'esistenza di una rete di contatti stabile con aziende dello spettacolo e della moda.

Poi c'è la Mediaone Italia (multata per 30mila euro), segnalata al Garante da Adiconsum Marche, che promuoveva un casting per ballerini, cantanti, comparse televisive e fotomodelli, mentre "In realtà a coloro che si presentano nelle località indicate per la selezione viene proposto un corso di formazione dal costo di 4.200 euro, con sottoscrizione del relativo contratto, previo versamento di 250 euro a titolo di parziale rimborso spese".

Infine la Top Production (multata per 10mila euro), segnalata all'Autorità dalla Rai, dal momento che l'agenzia promuoveva una manifestazione canora, "Oltre la musica", dalla quale sarebbero dovuti emergere i giovani talenti che avrebbero partecipato al grande evento finale chiamato "Gran Galà", evento che sarebbe dovuto andare in onda su Raidue. Facile intuire a questo punto che "la Rai non ha mai avuto rapporti commerciali con la Top Production, né ha fornito autorizzazioni all'utilizzo del proprio marchio, né tanto meno aveva in previsione di trasmettere il "Gran Galà" su Rai2".

Queste sono tre agenzie che sono state scoperte e multate dal Garante della Concorrenza e del Mercato, ma sono infinite le storie di aspiranti ballerini, cantanti o attori vittime di raggiri che circolano su internet e che sono comparse nei mesi scorsi sui giornali e anche in televisione. Il meccanismo di raggiro più diffuso sembra essere quello dell'obbigo, imposto dall'agenzia, della realizzazione di un book fotografico a costi molto alti (anche tre o quattromila euro), poi, come per i casi segnalati dall'Antitrust, ci può essere l'invito a partecipare a corsi di formazione, anch'essi costosissimi, o anche solo la richiesta di una quota d'iscrizione annuale o biennale, per poi finire semplicemente dentro un database che verosimilmente non guarderà mai nessuno, perché, per questo tipo di agenzie, non importa promuovere e piazzare veramente i propri talenti nelle produzioni, dal momento che il guadagno è per loro a monte.

Da qui infatti deriva un consiglio per distinguere le agenzie serie (che ovviamente esistono) dalle truffe: mai pagare in anticipo, perché gli agenti professionisti onesti guadagnano il loro compenso prendendo una percentuale sui lavori effettivamente trovati.