Covid, quale sintomo è più presente nei casi lievi? Lo studio
Col passare dei mesi, e con la pandemia che non accenna ad arrestarsi, tutti hanno preso familiarità e conoscono i sintomi maggiormente presenti nell’infezione da Covid-19. Dal mal di testa alla febbre, passando poi per la perdita dell’olfatto o del gusto. Ma quali di questi hanno una incidenza maggiore nei cosiddetti “casi lievi”?
A rispondere a questa domanda ci ha pensato uno studio pubblicato sul Journal of Internal Medicine, che ha esaminato la prevalenza e il recupero del sintomo in pazienti con vari gradi di gravità della malattia. La ricerca è stata condotta da un team internazionale francese, belga e italiano, a cui hanno partecipato anche gli studiosi dell'Università della Campania e dell'Ospedale di Forlì.
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Stando allo studio la riduzione dell'olfatto per i pazienti Covid-19 è presente nell'85,9% dei casi lievi, nel 4,5% dei casi moderati e nel 6,9% nei casi da gravi a critici. La durata media della disfunzione olfattiva riportata dai pazienti è stata di 21,6 giorni, ma quasi un quarto dei pazienti affetti ha riferito di non aver recuperato l'olfatto 60 giorni dopo averlo perso.
"La disfunzione olfattiva è più prevalente nelle forme lievi di Covid-19 rispetto alle forme da moderate a critiche, e il 95% dei pazienti recupera l'olfatto a 6 mesi dall'infezione", ha detto l'autore principale dello studio, Jerome R. Lechien, ricercatore dell'Università Paris Saclay.
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