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Credit Suisse: diffidiamo del trend al rialzo sulle azioni

La ricetta per l’investimento perfetto non esiste, ma sappiamo che, almeno, lo schema di base può, e in certi casi deve, essere cambiato a seconda delle situazioni e delle prospettive.

La visione sull'immediato

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) caso delle prospettive future, si avvertono già i primi venti di tempesta nelle previsioni degli analisti. In particolare quelli di Credit Suisse (Londra: 0QP5.L - notizie) che guardano con diffidenza al generale trend al rialzo sul settore dell’azionario dal momento che sono stati registrati livelli troppo alti sulle valutazioni, livelli che, in caso di un sempre più probabile cambio di rotta da parte della Federal Reserve sul costo del denaro, esporrebbe l’intero settore alla tempesta. Meglio perciò preferire asset che garantiscano o comunque facilitino la stabilizzazione del portafoglio, come ad esempio gli investimenti infrastrutturali. Un consiglio che arriva alla luce delle intenzioni governative, sempre più numerose, di implementare proprio gli interventi in questa voce; da parte sua l’investitore potrà avere anche la garanzia di una scommessa sul lungo termine.

La bussola contro la volatilità

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Dunque cercare il valore nuovamente nell’investimento e non tanto nell'azionario, vista la volatilità che tra settembre e ottobre è vista in aumento. Allo stesso modo resta bassa la fiducia nella politica monetaria la quale, man mano che va avanti, tende ad affievolire i vantaggi che, in teoria, avrebbe dovuto portare fin dall’inizio ma che adesso, soprattutto per la Fed con un’azione ormai quasi decennale, ancora non si sono manifestati. Ma uno, come Credit Suisse sottolinea, è già arrivato: la volontà da parte di investitori istituzionali di approfittare di questi tassi bassi per sfruttare nuovi investimenti in progetti infrastrutturali. Dunque società che si trovano in prima linea nelle costruzioni ma anche nella fornitura delle materie prime oltre che nella consulenza ingegneristica.Ma se la saggezza dev’essere usata nella scelta, altrettanta dev’esserci nelle aspettative: investimenti strutturali sono investimenti a lungo termine per definizione e, quindi, soggetti a varie dinamiche, comprese quelle dei tassi di interesse.

Oltre il report di Credit Suisse

A questo si aggiungano anche, secondo le indicazioni di Credit Suisse, nel caso si volesse rimanere investiti in titoli di stato, i bonos spagnoli, potenzialmente meglio posizionati dei corrispettivi italiani.

Anche perchè andando oltre il report di Credit Suisse, la situazione sul mercato statunitense potrebbe essere presa come esempio più esplicito. Il clima elettorale si sta surriscaldando, così come anche in Europa visti gli appuntamenti con le urne che coinvolgono diversi paesi dell’Unione, ma all'orizzonte per gli Usa si prospetta anche l'inizio della seconda tornata sugli utili che partirà l'11 ottobre con la pubblicazione, come da routine, dei risultati di Alcoa (NYSE: AA - notizie) . Una situazione paradossale che vede i listini continuare a salire il tutto mentre gli utili progressivamente tendono a scendere. Una conferma arriva dai dati FacSet: a luglio si registrava il quinto trimestre di utili in calo oltre al taglio delle prospettive per 77 società dell’indice S&P500, ovvero 77 società che temevano di non riuscire a centrare a fine anno i target prefissati

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