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Crollano le esportazioni di orologi svizzeri

Deludono le esportazioni di orologi svizzeri

di Peter Rosenstreich

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) complesso, le prospettive per l’industria orologiera svizzera appaiono disperate, ma se si osservano le singole aziende, si trovano anche degli aspetti positivi. Le esportazioni di orologi svizzeri sono calate per il quattordicesimo mese consecutivo, ad agosto le spedizioni sono diminuite del -8,8%, a 1,354 mld di CHF. Ancora una volta la debolezza della domanda si è concentrata sul settore del lusso, in calo del -25,4%, mentre la domanda di modelli di fascia media è aumentata quasi del 15%. Hong Kong, Giappone e USA hanno fatto registrare le flessioni maggiori (rispettivamente del 28%, 27% e 12%). Invece c’è stato un rapido recupero della domanda dalla Cina e da Singapore e, inaspettatamente, dal Regno Unito.

S’ipotizza che gli acquirenti internazionali di orologi svizzeri nel Regno Unito facciano buoni affari grazie alla GBP sottovalutata grazie all’acquisto di orologi prezzati nella divisa locale. Poiché la sterlina più debole spinge la richiesta dei turisti internazionali di orologi svizzeri e altri beni di lusso nel Regno Unito, la domanda continuerà. Tuttavia, in un’ottica di lungo periodo, il CHF sopravvalutato continuerà a erodere la competitività del settore. Nonostante la ripresa di mercati chiave, le prospettive di breve termine sono cupe e le attese di una crescita dei mercati emergenti asiatici sono sommesse. I marchi di fascia media, come Swatch, si trovano in una posizione molto più forte rispetto ai concorrenti di fascia elevata, come Richemont. Probabilmente la BNS non interverrà (come emerso anche dalla noiosa riunione di politica monetaria della scorsa settimana) con l’EUR/CHF a 1,09.

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Nuovo massimo dell’USD/MXN, i mercati attendono un intervento

di Peter Rosenstreich

Sull’onda del forte IPC negli USA, l’USD/MXN ha spazzato via tutti i massimi storici, raggiungendo quota 19,62. Considerando l’attuale impostazione di Banxico, è lecito aspettarsi che la banca alzi i tassi d’interesse per difendere il peso in caduta libera. I bassi livelli di riserva valutaria del Messico limiteranno gli interventi diretti sul forex. Il peso messicano soffre a causa dei bassi prezzi del petrolio, che riducono l’abilità del presidente Enrique Peña Nieto di aprire i settori dell’energia e costringono a marcati tagli della spesa. Ciò mentre è in atto un rally dei rendimenti dei titoli di Stato dei mercati sviluppati e in vista di una corsa alla presidenza USA più serrata (i sondaggi mostrano un testa a testa fra Trump e Clinton). Banxico ha praticamente sospeso la definizione di una sua politica in attesa della reazione necessaria della Fed. Tuttavia, visto il rapido deprezzamento dell’MXN e gli effetti potenzialmente destabilizzanti di un peso troppo debole, potrebbe essere necessario intervenire subito. Siamo certi che l’USD/MXN sfonderà a breve il livello psicologico a 20, salvo che Banxico non alzi subito i tassi in modo aggressivo per far invertire il deflusso.

BoJ: Quale sarà la prossima mossa, nuovi stimoli?

di Yann Quelenn

I mercati restano in sospeso in attesa delle riunioni di domani della Fed e della BoJ; se i mercati non si aspettano un rialzo del tasso dalla Fed, la BoJ sarà quasi sicuramente costretta a sorprenderli. A questo punto del gioco, non c’è una soluzione chiara per la banca centrale, che vede lo yen rafforzarsi indipendentemente da quello che fa.

Di conseguenza, è abbastanza probabile che i tassi diventino ancor più negativi (sotto il -0,1%) e che i banchieri aumentino gli acquisti di asset nell’ambito del QE.

Tuttavia, una sorpresa, per quanto improbabile, dalla Fed potrebbe cambiare completamente le carte in tavola per la BoJ, che potrebbe non intervenire grazie all’aumento inatteso della domanda di dollari. Domani, infatti, succederà una cosa rara: due fra le principali banche centrali annunceranno la loro decisione sul tasso lo stesso giorno.

Comunque sia, noi siamo sempre più rialzisti sull’USD/JPY, almeno fino alla fine dell’anno, viste le crescenti attese di una graduale normalizzazione del tasso della Fed e le persistenti pressioni politiche sulla BoJ.

Autore: Swissquote Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online