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La Fed pronta ad alzare tassi a fine anno

Banche centrali ancora in primo piano sui mercati. La settimana è stata scandita dall'attesa per le indicazioni in arrivo dalla riunione della Federal Reserve. La banca centrale americana ha mantenuto i tassi di interesse inchiodati nell'intervallo tra l'1% e 1,25%, ma ha segnalato la possibilità di una nuova stretta monetaria entro l'anno (si tratterebbe della terza del 2017, dopo quelle di marzo e giugno), con l'attesa di un rialzo nella riunione del 13 dicembre giustificato dalla forza dell'economia americana, e annunciato la riduzione del suo bilancio a partire da ottobre. L'ottava si è conclusa con le nuove minacce arrivate dalla Corea del Nord sul lancio di un nuovo missile, e la decisione di Standard & Poor's di declassare il rating della Cina. Due decisioni che hanno impensierito solo in parte i listini. In Italia, il settore bancario ha sostenuto Piazza Affari con l'indice Ftse Mib che ha aggiornato i massimi da dicembre 2015 in area 22.500 punti.

Tra i bancari, protagonisti in positivo nell’ultima ottava, altalenante l’andamento di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) tornata comunque a testare i massimi di periodo in area 18 euro dopo che il 19 settembre aveva pagato dazio in scia alle indiscrezioni circa un interessamento per la tedesca Commerzbank (Xetra: CBK100 - notizie) . La banca di piazza Gae Aulenti ha inoltre annunciato la decisione di cambiare la governance. Il Turbo Long su Unicredit avente codice Isin NL0012164602 (scadenza 15 dicembre 2017) ha registrato scambi per oltre 242 mila euro. Il certificato, adatto a chi vuole andare al rialzo su Unicredit, propone attualmente una leva di 5,21.

Ben intonata l'altra big bancaria, Intesa Sanpaolo, che a fine ottava ha sfiorato quota 3 euro, livello che non vede da inizio 2016, arrivando a capitalizzare oltre 50 miliardi di euro. Scambi sostenuti per oltre 530 mila euro sul Cash Collect Doppia Barriera su Intesa Sanpaolo (Isin NL0012317309 ). La scadenza è ancora lontana (3 agosto 2020), ma risulta interessante in vista della prossima data di valutazione intermedia (5 febbraio 2018). Se a tale data Intesa Sanpaolo quoterà a un valore superiore o pari a quello iniziale (2,90 euro), l'investitore riceverà 103,15, con quindi un rendimento potenziale di circa il 2% rispetto ai valori a cui è possibile acquistare il certificato (101,5 euro). Il Cash Collect Doppia Barriera distribuisce ogni sei mesi un premio del 3,15% se la quotazione di Intesa Sanpaolo risulta superiore al 75% del valore iniziale.

Eni, che questa settimana ha staccato l'acconto sul dividendo 2017 di 0,40 euro per azione, è riuscita a riportarsi velocemente nei giorni successivi sui livelli antecedenti lo stacco grazie anche alla sponda dell'aumento del prezzo del petrolio con il Wti saldamente sopra i 50 dollari al barile. Il Cash Collect su Eni (Isin NL0012165005 ) con scadenza 27 maggio 2019 viene attualmente scambiato in area 99 euro; il Certificate offre un rendimento potenziale di quasi 2 punti percentuali in caso di scadenza anticipata alla prossima data di osservazione prevista tra due mesi (27 novembre 2017); se a tale data Eni risulterà maggiore o uguale al valore iniziale l’investitore riceverà 100,60 euro per certificate. Attualmente viaggia il 3% circa sotto il valore iniziale.

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Infine, rimane sempre sotto i riflettori il titolo Telecom Italia, che ha tentato più volte di riacciuffare quota 0,80 sotto la spinta delle indiscrezioni circa lo scorporo della rete, poi smentite dalla tlc italiana che ha anche proceduto all'impugnazione della decisione Consob sul controllo di fatto da parte dei francesi di Vivendi. Il Mini Future Long su Telecom Italia avente codice Isin NL0011948914 che scade il 18 dicembre 2020. Il certificato, adatto a chi vuole andare al rialzo sulla tlc italiana dopo la debolezza degli ultimi mesi, propone attualmente una leva di 4,96.

Autore: Investimenti Bnp Paribas Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online