Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.657,35
    +318,03 (+0,93%)
     
  • Dow Jones

    39.478,56
    +90,80 (+0,23%)
     
  • Nasdaq

    16.316,52
    -29,75 (-0,18%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    78,51
    -0,75 (-0,95%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.431,24
    -1.526,09 (-2,63%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.265,78
    -92,23 (-6,61%)
     
  • Oro

    2.370,80
    +30,50 (+1,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0777
    -0,0007 (-0,06%)
     
  • S&P 500

    5.216,24
    +2,16 (+0,04%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.085,08
    +30,67 (+0,61%)
     
  • EUR/GBP

    0,8599
    -0,0009 (-0,10%)
     
  • EUR/CHF

    0,9765
    +0,0001 (+0,01%)
     
  • EUR/CAD

    1,4725
    -0,0019 (-0,13%)
     

Fotocopie gratis con CopyCopy

Una start up creata da neolaureati consente agli studenti di fare fotocopie gratuitamente sfruttando la pubblicità

Copy Copy

Giovani, con voglia di fare, età media di 25 anni e soprattutto con la convinzione che un percorso inverso, quello dall’estero verso l’Italia – nonostante in questo periodo tutti invece aspirino a emigrare – sia possibile. Grazie a un’"idea low cost” che sfrutta quello che da sempre anima il commercio: la pubblicità.

Si chiamano Daniel e David Debash e sono due fratelli che (italiani nonostante il cognome) hanno avuto circa 8 mesi fa l’intuizione di creare dei servizi di fotocopie gratuiti per gli studenti universitari ma non solo. Idea che si è trasformata in una start up dal nome CopyCopy, che fa base a Roma ma mira a espandersi in tutta l’Italia (e che come tradizione vuole ha il suo ufficio dentro un magazzino/garage in zona Tiburtina).

La storia è di quelle che è bello stare ad ascoltare, pur se attraverso la cornetta di un telefono: “Io e mio fratello eravamo entrambi fuori dall’Italia e volevamo tornare. Stavamo cercando un pretesto per farlo e creare così qualcosa di nostro” racconta Daniel che ha studiato a Londra, Parigi e vissuto anche a New York.

“Eravamo su Skype quando guardando alla vita da studenti e al fatto che molti usano negli atenei le fotocopiatrici self service, abbiamo pensato che potevamo dare questo servizio in maniera gratuita. Questo dal lato utenti, è possibile grazie al fatto che ogni fotocopia ha sul retro pubblicità di vario tipo”.

L’idea è arrivata tramite una conversazione via Skype, poi come ha fatto a diventare realtà?
“C’è stato il prezioso contributo di un altro italiano, Joshua Naman, che ha vissuto e lavorato a Tel Aviv e di Be Project, società che accelera lo sviluppo di imprese attraverso una serie di risorse di sostegno. Loro sono stati fondamentali per tutta la parte di sviluppo delle tecnologia e fanno parte del team di CopyCopy”.

Di quanto è stato il vostro investimento iniziale?
“Meno di 50mila euro. Erano nostri risparmi che ci hanno permesso di iniziare davvero a partire da ottobre”.

Ma perché le fotocopie?
“In Italia se ne fanno 5 miliardi l’anno e il fatto che in pochi mesi abbiamo già avuto 12mila utenti e circa 45mila fotocopie, dimostra che l’impiego della carta è comunque ancora molto alto”.

Come funziona CopyCopy?

“Si va sul sito, ci si registra tramite Facebook o e-mail e si ritira la copy card al costo di un euro (ci sono dei distributori appositi vicino alle copy station), una volta avuta questa poi si può iniziare a fotocopiare. Ovviamente quando un utente si registra, gli vengono fatte delle domande per capire quali sono i suoi interessi, i suoi hobby, in modo che la pubblicità sarà come dire “profilata”. Oltre alla pubblicità sulle fotocopie, nelle copy station si trovano anche dei piccoli televisori con spot pubblicitari e tutorial su come usufruire del servizio”.

Dove si trovano le copy station?
“Il progetto iniziale è partito da Roma, al Campus di Tor Vergata, se ne trovano altre nei luoghi dove ci sono le associazioni di studenti. Le università sono un po’ restie. Invece, una delle ultime novità, di cui siamo molto contenti, è che alcune copisterie a partire dall’1 aprile potranno ospitare le copy station. Si tratterà di un accordo in franchising: le copisterie riceveranno un rimborso spese che tiene conto delle copie che saranno fatte lì. Qualcuno ci ha detto che così “rubiamo” il lavoro alle copisterie e invece noi crediamo che così le aiutiamo ad avere più gente all’interno e, mentre noi comunque ci limitiamo alle fotocopie gratis, le copisterie daranno tanti altri servizi come rilegatura, battitura e tanto altro in più che non riguarda il nostro business. Miriamo alla collaborazione e il fatto che ci sono copisterie disposte ad avere il servizio per noi è molto importante”.

Solo a Roma o state pensando di espandervi?
“Saremo entro il 2013 anche a Milano (da maggio), Firenze, Perugia, Bari, Lecce e a Roma in altri punti”.

Chi sono i vostri advertising partner, come li chiamate sul sito?
“Abbiamo sia aziende locali che aziende come Warner Bros, Cepu (in tutto 40 marchi) e ci sono tanti altri che hanno manifestato interesse nei confronti del servizio”.

E come la mettete con il diritto d’autore?
“Ogni copy station ha un avviso in cui si specifica che si può fotocopiare massimo il 15%, lo ricordiamo in ogni frangente, ma come avviene per le fotocopiatrici self service a pagamento, non possiamo controllare che ciò avvenga”.

E con l’ambiente?
“Ci sta molto a cuore, siamo infatti affiliati a Treedom che consente di piantare alberi in base a quante fotocopie facciamo”.

Progetti per il futuro?
“Un servizio di stampa su chiavetta usb o usando il cloud. Per ora quello che guadagniamo lo reinvestiamo e siamo contenti così. Il servizio è nato per gli studenti, ma il vero obiettivo di CopyCopy sarebbe potere dare fotocopie gratis a tutti e dappertutto”.