Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.657,35
    +318,03 (+0,93%)
     
  • Dow Jones

    39.512,84
    +125,08 (+0,32%)
     
  • Nasdaq

    16.340,87
    -5,40 (-0,03%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    78,20
    -1,06 (-1,34%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.526,29
    -1.903,38 (-3,26%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.261,32
    -96,68 (-7,12%)
     
  • Oro

    2.366,90
    +26,60 (+1,14%)
     
  • EUR/USD

    1,0772
    -0,0012 (-0,11%)
     
  • S&P 500

    5.222,68
    +8,60 (+0,16%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.085,08
    +30,67 (+0,61%)
     
  • EUR/GBP

    0,8601
    -0,0007 (-0,08%)
     
  • EUR/CHF

    0,9760
    -0,0005 (-0,05%)
     
  • EUR/CAD

    1,4718
    -0,0026 (-0,17%)
     

GREGGIO in calo, dollaro forte bilancia calo scorte Usa

LONDRA (Reuters) - Il greggio continua a viaggiare in calo, spinto al ribasso dal rafforzamento del dollaro, che bilancia il calo a sorpresa delle scorte Usa emerso dai dati Api.

** Intorno alle 12, il Brent perde 28 cent a 65,14 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (Wti) scende di 37 cent a 61,31 dollari al barile.

** Il dollaro è salito oggi ai massimi di una settimana contro un paniere di valute, dopo la diffusione delle minute dell'incontro di gennaio della Fed, che mostrano come i membri dell'istituto centrale siano più fiduciosi sulla necessità di mantenere i tassi di interesse in crescita.

** Con il rafforzamento del dollaro, il prezzo del greggio ha perso circa il 10% da quando a gennaio ha toccato i massimi degli ultimi anni a 70 dollari.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

** La correlazione tra i movimenti del prezzo del petrolio e il dollaro si è rafforzata nelle ultime settimane, con gli investitori che vendono altri asset per acquistare valuta Usa sulle attese di un ritmo più veloce di aumento dei tassi.

** L'American Petroleum Institute ha registrato un calo inatteso delle scorte di greggio Usa di 907.000 barili a 420,3 milioni di barili nella settimana che si è chiusa il 16 febbraio.

** Di solito in questo periodo dell'anno le scorte crescono, mentre le raffinerie riducono la produzione per fare manutenzione. Un collo di bottiglia nell'oleodotto canadese ha però ridotto l'import Usa, spingendo così le scorte in ribasso.

** Secondo gli analisti, i mercati sono ancora generalmente ben sostenuti grazie alla crescente domanda di greggio e al taglio della produzione da parte dei paesi Opec e della Russia.

** "I tagli Opec hanno stabilizzato il mercato. L'adesione all'accordo è relativamente buona", spiega in un rapporto Daniel Hynes, senior commodity strategist di Anz bank.