Greggio in calo su aumento casi coronavirus

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in calo e si avviano a chiudere la settimana in perdita sull'aumento delle scorte e su cifre record di nuovi casi di coronavirus negli Usa, che hanno alimentato i timori su ripresa economica e domanda di carburante.

Alle 11,40 i futures sul Brent perdono 82 centesimi, o il 1,9%, a 41,53 dollari al barile, mentre i futures sul greggio Usa sono in ribasso di 89 centesimi o il 2,3%, a 38,73 dollari al barile.

Il Brent si avvia a registrare perdite settimanali pari a circa il 3%, mentre il contratto sul greggio Usa si avvia a un -4,5% .

Oltre 60.500 nuovi casi di Covid-19 sono stati registrati ieri negli Stati Uniti, nuovo record giornaliero. L'aumento è anche il più alto che sia mai stato registrato da qualsiasi Paese al mondo da quando il virus si è manifestato in Cina.

L'agenzia internazionale dell'energia (Aie) ha rivisto al rialzo le previsioni sulla domanda di petrolio per il 2020, ma ha avvertito che la diffusione del Covid-19 mette l'outlook a rischio.

"Se il mercato del petrolio ha fatto indubbiamente dei progressi ... l'elevato numero di casi di Covid-19 -- in rapido aumento in alcuni Paesi -- ci ricorda fastidiosamente che la pandemia non è sotto controllo", ha detto L'Aie.

I prezzi sono crollati anche dopo l'annuncio da parte del National Oil Corporation, compagnia petrolifera nazionale libica, della revoca dello stato di forza maggiore su tutte le esportazioni di greggio, dopo un semestre di blocco.

Le scorte di petrolio restano ancora a livelli alti a causa della quasi inesistente domanda di benzina, diesel e altri carburanti durante la fase iniziale dell'epidemia.

Le scorte Usa sono aumentate di circa 6 milioni di barili la scorsa settimana dopo che gli analisti avevano previsto un calo di poco più di 3 milioni di barili.