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Greggio in rialzo su ottimismo riaperture Cina

Una miniatura di una pompa petrolifera sopra a una banconota da un dollaro statunitense

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio crescono di oltre il 2% sulla scia della mossa della Cina che ha riaperto oggi le proprie frontiere rinforzando le prospettive della domanda, placando i timori legati alla recessione globale.

Il rally è parte di una più ampia ripresa della propensione al rischio, sostenuta sia dalla riapertura del più grande importatore di greggio al mondo che dalle speranze di un aumento meno aggressivo dei tassi di interesse statunitensi sulla base dei recenti dati sull'economia negli Usa, con l'aumento dei titoli asiatici e il deprezzamento del dollaro.

Alle 10,20 il Brent guadagna il 2,91%, a 80,86 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense aggiunge il 3,14% a 76,07 dollari al barile.

Il rally arriva dopo un calo di oltre l'8% registrato la scorsa settimana da entrambi i benchmark petroliferi, il più grande ribasso settimanale all'inizio di un anno dal 2016.

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Nel quadro di una "nuova fase" della lotta contro il Covid-19, nel fine settimana la Cina ha aperto le frontiere per la prima volta in tre anni. A livello nazionale, si prevedono circa 2 miliardi di viaggi durante la stagione del Capodanno lunare, quasi il doppio dell'anno scorso e il 70% rispetto ai livelli del 2019, secondo Pechino.

Nonostante il rimbalzo del prezzo del petrolio rimangono i timori che il massiccio flusso di viaggiatori cinesi possa causare un'altra impennata delle infezioni da COVID, e persistono anche più ampie preoccupazioni economiche.

Queste preoccupazioni si riflettono nella struttura del mercato del petrolio. Sia i contratti a breve termine del Brent che quelli del greggio statunitense sono scambiati a sconto rispetto al mese successivo, una struttura nota come contango, che di solito indica un sentimento ribassista.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)