Greggio in rialzo verso 72 dollari su prospettive domanda
LONDRA (Reuters) - Il greggio avanza verso la soglia di 72 dollari il barile, vicino ai massimi di due anni, con i timori sulla disomogeneità dei programmi di vaccinazione contro il Covid-19 nel mondo messi in secondo piano dalla disciplina sul fronte dell'offerta decisa dall'Opec+ e dalla ripresa della domanda.
L'Opec+ martedì ha annunciato l'intenzione di mantenere le restrizioni all'offerta concordate. I dati Eia ieri hanno mostrato che le scorte di greggio statunitense sono calate più del previsto la scorsa settimana.
Intorno alle 10,35 italiane, i futures sul Brent avanzano di 37 centesimi, o lo 0,5%, a 71,68 dollari il barile. Ieri hanno toccato un picco di 71,99 dollari, ai massimi da maggio 2019. I futures sul greggio Usa guadagnano 39 centesimi, o lo 0,55%, a 69,19 dollari il barile.
"Dopo molte esitazioni, il Brent sembra aver trovato una nuova casa oltre i 70 dollari", ha commentato Stephen Brennock di Pvm.
Su base settimanale, il Brent si prepara a chiudere in rialzo di oltre il 2,8%, mentre il greggio Usa è indirizzato verso un aumento del 4%.
A sostenere ulteriormente il petrolio questa settimana ha contribuito il rallentamento dei colloqui tra gli Stati Uniti e l'Iran sul programma nucleare di Teheran, che ha ridotto le attese di un rapido aumento dell'offerta di greggio iraniano sul mercato.
Occhi puntati oggi sui dati statunitensi sugli occupati non agricoli di maggio, previsti alle 14,30 italiane. Il consensus stima un aumento di 650.000 posti di lavoro.
Anche se la domanda in crescita e la rapidità del ritmo delle vaccinazioni per il Covid-19 in paesi come gli Stati Uniti hanno sostenuto il petrolio, la lentezza della campagna di vaccinazione e l'alto numero di casi in paesi come il Brasile e l'India stanno penalizzando la domanda in mercati petroliferi ad alta crescita.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Sabina Suzzi, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)