Greggio in ribasso su picco virus Usa, dubbi su ripresa domanda

di Ahmad Ghaddar

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio scendono oggi per i timori di un nuovo picco di casi di coronavirus, in particolare negli Stati Uniti, minacciando quindi la ripresa della domanda di carburante.

Intorno alle 12,20, i futures sul Brent scambiano in ribasso di 49 centesimi, o dell'1,14%, a 42,61 dollari, dopo aver toccato i massimi di 43,19 dollari.

I futures sul greggio Usa cedono 57 centesimi, o l'1,4%, a 40,06 dollari il barile, dopo aver toccato i massimi di 40,79 dollari.

Sedici stati Usa hanno riportato picchi record di nuovi casi di Covid-19 nei primi cinque giorni di luglio, secondo i calcoli di Reuters.

La Florida introdurrà nuovamente restrizioni sulla riapertura economica per affrontare il crescente numero di casi. California e Texas, due degli stati più densamente popolati ed economicamente importanti, hanno riportato alti tassi di contagio dai test diagnostici condotti la settimana scorsa.

Altre parti del mondo, come l'Australia, hanno visto a loro volta un ingente aumento di casi.

Ieri l'Arabia Saudita ha aumentato i prezzi di vendita officiali per il greggio disponibile in agosto, lasciando intendere che si prevede un aumento della domanda. Tuttavia, alcuni analisti hanno detto che ciò potrebbe mettere pressione sui già scarsi margini per le raffinerie.

Il tribunale distrettuale del Distretto di Columbia ha ordinato la chiusura dell'oleodotto Dakota Access, l'arteria principale che trasporta greggio dal bacino di olio di scisto Bakken nel Nord Dakota alle regioni del Midwest e della Costa del Golfo, per motivi di rischio ambientale. Ciò potrebbe mettere forte pressione sul mercato petrolifero statunitense.

Fonti di mercato presso Bakken sostengono che la chiusura dell'oleodotto, che conta 570.000 barili al giorno, potrebbe portare al trasporto del greggio per vie ferroviarie, anche se è già pronta una dichiarazione di impatto ambientale.