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Greggio verso chiusura settimanale in rialzo su impegno saudita a taglio produzione

Raggi del sole filtrano da una pompa per l'estrazione di petrolio greggio nel bacino del Permiano

di Bozorgmehr Sharafedin

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio toccano oggi i massimi di 11 mesi, preparandosi a chiudere la settimana in forte rialzo grazie al taglio della produzione promesso dall'Arabia Saudita e al rally delle borse globali, ignorando i contagi da Covid-19 in aumento.

Alle 12,05 italiane, i futures sul Brent avanzano di 52 centesimi, o dello 0,96%, a 54,90 dollari il barile, mentre i futures sul greggio Usa strappano 39 centesimi, o lo 0,77%, a 51,22 dollari il barile.

Entrambi i contratti toccano i massimi da fine febbraio, e si preparano a chiudere la settimana in rialzo intorno al 6%.

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"Il sorprendente taglio saudita sta facendo prevalere un sentiment rialzista nel settore energetico", ha detto Stephen Brennock di PVM. "Chi scommetterà contro l'attuale impostazione rialzista sarà un uomo coraggioso".

Questa settimana l'Arabia Saudita ha promesso tagli addizionali e volontari all'offerta del greggio, pari a un milione di barili al giorno a febbraio e marzo, nell'ambito di un accordo tra i produttori Opec+ per mantenere una produzione costante nonostante i nuovi lockdown contro il coronavirus.

Tuttavia, secondo gli analisti i prezzi potrebbero vedere una correzione nei prossimi mesi, se i loro rally non saranno sostenuti da una forte domanda di carburante.

"I mercati petroliferi dovrebbero mantenere un sentiment rialzista fino a febbraio", ha detto Kazuhiko Saito, capo analista di Fujitomi Co.

"Tuttavia i timori per il rallentamento della domanda di benzina e di altri carburanti negli Stati Uniti e in altre parti del mondo a causa delle restrizioni contro la diffusione della pandemia di Covid-19, potrebbero limitare i guadagni".

Gli Stati Uniti hanno registrato il peggior bilancio finora delle vittime della pandemia in un giorno, a oltre 4.000 morti, mentre la Cina ha riportato il maggior aumento dei casi in oltre cinque mesi. Il Giappone potrebbe estendere lo stato d'emergenza al di là della regione di Tokyo.