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Guadagna 200 sterline al mese raccogliendo scontrini del supermercato

Stephen Auker riesce a monetizzare gli scontrini del supermercato, scambiandoli con vouchers: questo "lavoro" arriva a coprire il 60% della sua spesa settimanale

Stephen Auker
Stephen Auker

Raccogliere gli scontrini che i clienti di un supermercato gettano via è diventato un vero e proprio lavoro per Stephen Auker. Lui raccoglie le vecchie ricevute di spesa e li scambia con dei buoni sconto che pagano fino al 60% della sua spesa settimanale.

Si dice che la spazzatura di un uomo sia il tesoro di qualcun altro, ma Stephen Auker ha portato l'arte di frugrare tra i rifiuti a nuovi altissimi livelli. Si autodefinisce un wombler, qualcuno che vaga intorno ai parcheggi dei supermercati e fast food, cercando vecchi scontrini. Le persone che fanno lo stesso "lavoro" di Stephen però non sono autorizzti a prendere le ricevute dai bidoni della spazzatura, così si ritrovano a frugare nei cespugli e a presidiare gli angoli in cui il vento spinge i rifiuti.

Ridicolo? Certamente, se si considera il guadagno rispetto al tempo impiegato per ottenerlo. Ma per i fan del wombling non si tratta di un semplice guadagno, bensì dell'applicazione di una vera e propria filosofia di vita legata al riciclo. Si tratta di risparmio, per sè stessi e per gli altri.

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Il fenomeno è cresciuto in corrispondenza della risposta alla lealtà e alla risposta data dai supermarket e dagli altri retail che accettano di ritirare le ricevute dei wombler. Infatti, riconsegnando gli scontrini, le persone possono ottenere dei buoni per la propria spesa e, alcune volte, direttamente del cibo.

Il termine "wombler" fa riferimento al personaggio di fantasia del Wimbledon Common che vive rintanato e aiuta l'ambiente, raccogliendo spazzatura.

Stephen Auker è un pensionato di 58 anni, di Keighley, West Yorkshire. Ha iniziato la sua avventura da wombler nel 2010, quando raccogliendo della spazzatura ha trovato una ricevuta con un codice a barre.

La ricevuta era legata all'iniziativa del supermercato Asda. Il progetto si chiama Asda Price Guarantee: vengono regalati dei buoni ai clienti se i loro prezzi non risultano inferiori di almeno il 10% rispetto al rivale Tesco. Una volta ottenuto il codice a barre, bisogna aspettare tre ore e poi inserire i numeri sul sito di Asda per verificare la possibilità di ritirare il buono sconto.

"Dopo aver trovato la ricevuta, andai sul sito Asda Price Guarantee e ho scoperto di avere diritto a 38 pence solo per aver raccolto quel pezzo di immondizia", racconta Stephen.

Una delle difficoltà del fare il wombler è il meteo: l'umidità danneggia i codici a barre. Se si raccolgono scontrini bagnati, il bravo wombler li conserva tra le pagine di un libro o di una rivista finché non sono asciutti.

Per chi ha poco tempo, il wombling non è certo un'attività interessante: il guadagno rispetto allo sforzo profuso è davvero esiguo. "Ieri era una giornata ventosa", racconta Stephen "così mi sono seduto in macchina, in un parcheggio, per sette ore e ho aspettato che le ricevute venissero verso di me".

Stephen stima di riuscire a racimolare 200 sterline al mese (circa 258 euro) per un totale di 2.400 sterline in un anno (circa 3.096 euro). Questo equivale più o meno al 60% della sua spesa. Il suo più grande risultato è stata una ricevuta che gli ha fruttato un voucher da 14,48 sterline (circa 18 euro). Il suo più alto guadagno in un mese è stato di 225 sterline (circa 290 euro).

Stephen dona una parte dei suoi introiti dal wombling in beneficienza e ha incoraggianto anche altri suoi "colleghi" a fare lo stesso attraverso la pagina Just Giving. All'inizio di quest'anno ha creato un gruppo su Facebook che ora conta circa 5.000 membri per condividere i suoi suggerimenti sull'attività, lavorando per incrementare la grandezza della community. Alcuni utenti sono arrivati a tirar su anche 750 sterline al mese (circa 967 euro).

Asda non è l'unico punto di riferimento per la comunità: anche Sainsbury's e Tesco offrono dei coupon che spesso permettono di accumulare punti Nectar o Clubcard. Un altro punto importante nell'attività dei wombler è Farmfood, una catena di prodotti surgelati con più di 300 punti vendita in tutto il Regno Unito. Qui gli utenti possono spendere dei buoni sconto scaricati dal sito.

Anche KFC è diventato un punto appetibile per i cercatori di scontrini grazie al suo programma di fidelizzazione "Colonel Club". Con 3 sterline di spesa si può ottenere un "punto pollo". Questi punti vengono convertiti in pollo gratis. La raccolta punti deve essere completata in una settimana e la ricompensa deve essere riscattata non oltre i tre mesi di tempo previsti.

Charlotte Burns, creatrice del blog Lottyearns.co.uk, sostiene che il wombling è cresciuto come fenomeno online perché i supermercati sono in aperta competizione tra loro per conquistare più i clienti, specie per contrastare l'ascesa di catene come Lidl e Aldi. "Le iniziative legate agli scontrini servono ad incentivare il cliente a ritornare nel negozio. Molte persone non si disturbano a farlo. Per questo i wombler hanno capito che la gente stava letteralmente gettando al vento il proprio denaro. Per questo pattugliano i parcheggi, i bidoni dell'immondizia e i cassonetti per raccogliere tutte queste ricevute per sè".

Molti supermercati cercano anche di scoraggiare questa attività, pulendo continuamente i propri parcheggi. La chiave, secondo Stephen, è la discrezione. "Personalmente non mi sono mai ritrovato in una situazione imbarazzante a causa di questa attività negli ultimi sei anni. Altre persone rovistano nei rifiuti e molestano i clienti per farsi dare le proprie ricevute. Sconsigliamo sempre di fare wombling nei negozi perché è illegale".