Il Nobel per la letteratura 2020 a Louise Glück
È Louise Glück il Nobel per la letteratura 2020. La poetessa, nata a New York nel 1943 da genitori ebrei ungheresi, insegna inglese all’Università di Yale ed è membro dell’American Academy of Arts and Letters. Nel 1968 ha debuttato con la raccolta di poesie “Firstborn” grazie a cui è stata presto acclamata come una delle poetesse della letteratura americana contemporanea. Autrice di dodici raccolte poetiche, ha ricevuto diversi premi, tra cui il Pulitzer con “The Wild Iris” (1993) e il National Book Award (2014).
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Durante l’adolescenza ha sofferto di anoressia, problema che l’ha portata a lasciare gli studi e a formarsi privatamente con la poetessa statunitense Leonie Adams (1899-1988).
La Commissione dei Nobel ha dichiarato di aver voluto premiare Glück per la sua “voce poetica inconfondibile che, con austera bellezza, rende universale l’esistenza individuale”.
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Sul sito del Premio Nobel la sua carriera viene descritta in questi termini: “Louise Glück ha pubblicato dodici raccolte di poesia e alcuni volumi di saggi sulla poesia. Tutti sono caratterizzati dalla ricerca della chiarezza. L'infanzia e la vita familiare, lo stretto rapporto con genitori e fratelli, sono temi centrali della sua produzione. Nelle sue poesie, l'io ascolta ciò che resta dei sogni e delle illusioni; e nessuno quanto Glück è schietto e coraggioso nell'affrontare le illusioni del proprio io. Ma anche se non negherebbe mai il significato del background autobiografico, sarebbe un errore considerarla una poetessa delle confessioni personali. Glück cerca l'universale, e in questo si ispira ai miti e ai motivi classici, presenti nella maggior parte delle sue opere”.
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